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Come aprire un gattile privato e aiutare mici in difficoltà

Aprire un gattile privato può essere ricco di soddisfazioni. Ma ci sono regole e normative da dover rispettare prima di iniziare l’attività

Vi piacciono i gatti e avete sempre desiderato poter aprire un rifugio per quelli abbandonati e che vivono in strada? Ovviamente non è impossibile aprire un gattile, ma nemmeno così semplice. Una struttura che accoglie i mici in difficoltà, infatti, per prima cosa deve essere gestita da persone preparate e che sanno come trattare i felini. Inoltre, con ogni probabilità, sappiate dal principio che non sarà una passeggiata e che, a meno che non abbiate delle sovvenzioni specifiche, nemmeno così remunerativa. A dispetto di tutto ciò, però, la soddisfazione di aiutare delle creature così meravigliose potrebbe ripagare ampiamente tutti i vostri sforzi.

Ma, quindi, cosa serve esattamente per aprire un ricovero per gatti? Prima di tutto è necessario disporre di un edificio che abbia degli ambienti adeguatamente riparati e protetti, ed è necessario presentare una richiesta al Comune di appartenenza. Si deve ottenere l’autorizzazione dall’Asl, che provvederà ad affidare ad un veterinario l’incarico di esaminare il rifugi e verificare l’eventuale idoneità della struttura.

Tutti gli impianti devono essere a norma, ed è necessaria la presenza di un sistema di abbeveraggio. Occorre, inoltre, una stanza adibita ad infermeria e serve anche un ambiente isolato, dedicato ad animali colpiti da malattie infettive. Senza contare che dovranno essere presenti sufficienti spazi all’aperto, con adeguate recinzioni per permettere ai mici di correre e saltare. Per allestire un rifugio per gatti, è comunque necessario iscriversi alla Camera di Commercio ed aprire una partita Iva, rispettando tutte le norme che ne derivano. Insomma, le regole e normative stabilite per ogni gattile privato, sono esattamente le stesse di quelle di un gattile comunale.

L’intera struttura dovrà disporre di personale, anche volontario, incaricato di mantenere gli ambienti puliti e igienizzati. Infine, ai piccoli ospiti del rifugio, dovranno essere garantite le cure di un veterinario che si occupi di effettuare loro le necessarie vaccinazioni, le visite periodiche di controllo, le sterilizzazioni e le cure indispensabili o urgenti. La burocrazia è tanta, ma le gratificazioni pure: siete pronti a iniziare questa magnifica avventura felina?

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Redazione

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