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Mattanza all’oasi felina: gatti sbranati da cani feroci

A Cella, in provincia di Reggio Emilia, due cani molti aggressivi sono scappati dal canile comunale e hanno sbranato cinque gatti dell’oasi felina. Dopo la tragedia sono partite le denunce.

Finirà in un’aula di tribunale la vicenda che lo scorso 15 aprile ha macchiato di sangue Cella, una frazione di Reggio Emilia. L’incubo è iniziato con i latrati e miagolii che hanno squarciato il silenzio quando due cani di grossa taglia, scappati dal canile comunale, hanno aggredito e ucciso cinque gatti dell’oasi felina locale. Secondo quanto riportato da uno dei volontari del canile, il loro intervento è stato immediato, ma, nonostante i cani siano stati subito bloccati con delle corde, al loro arrivo a terra c’erano già i corpi senza vita dei gatti.

Abbiamo trovato subito cinque gattini morti ma tanti altri sono stati feriti gravemente   ̶  ha spiegato uno dei responsabili del gattile  ̶  Qualcuno potrebbe anche essere scappato via per morire altrove. Già in passato alcuni cani avevano scavalcato il recinto ma erano docili e non avevano aggredito nessun gatto. Come testimoniato da uno dei volontari dell’oasi felina: I due che sono scappati stavolta invece sono animali feroci. E i volontari del canile lo sanno, perché in più di un’occasione si sono lamentati del fatto che saltassero i recinti e avessero comportamenti aggressivi.

In seguito alla tragedia il gattile ha sporto denuncia al canile, dichiarando: Abbiamo deciso di sporgere denuncia perché non è possibile gestire con così poca prudenza animali di questo tipo. Se si hanno in custodia cani aggressivi, per di più di grossa taglia e con l’istinto alla fuga, bisogna prendere contromisure, fare in modo che non scappino. Se al posto dei gatti avessero trovato bambini o persone in bicicletta? È una cosa davvero intollerabile.

Il canile ha a sua volta presentato una controdenuncia, dichiarando che l’area che ospita i cani è completamente blindata, in piena regola e rispetta tutte le norme dell’AUSL (Azienda Unità Sanitaria Locale) della Romagna. Le due strutture che ospitano rispettivamente cani e gatti sono entrambe gestite dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e sarà dunque l’avvocato ufficiale dell’ENPA a dover dirimere la controversa faccenda in sede di giudizio.

Photo Credits: Twitter

Redazione

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