Il conflitto in Ucraina non è stato sufficiente a fermare i volontari, che quotidianamente si prodigano per aiutare gli animali. Nonostante i pericoli che il conflitto ha portato con sé, infatti, molti cercano di prendersi cura degli amici a quattro zampe e non solo.
Nella regione di Odessa ci si muove con il giubbotto antiproiettile e oltre ai bombardamenti la minaccia è rappresentata dalle mine disseminate sul territorio. Tutto questo però non ferma l’”esercito” di volontari che ogni giorno rischiano la propria vita, non impugnando le armi ma portando cibo e acqua ai tanti animali rimasti soli e alle migliaia di randagi che vagano in località oramai disabitate. Le foto delle grondaie trasformate in mangiatoie e fissate alle macerie delle case stanno facendo il giro del mondo. Ecco cosa sta succedendo in Ucraina.
Sono oltre 150 i volontari ucraini nel territorio che va da Izmail a Mykolaev che collaborano con Save the Dogs. L’Associazione, che ha come scopo l’abbattimento del randagismo, non ha potuto fare altrimenti, sposando la causa dell’Ucraina. Con coraggio e determinazione, i volontari portano rifornimenti di cibo a oltre 2.300 cani e 2000 gatti, spesso a poca distanza dalla linea del fronte. L’associazione, impegnata fin dall’inizio del conflitto a far arrivare gli aiuti anche agli animali in Ucraina, ogni settimana invia un carico di cibo a 11 rifugi dell’oblast di Odessa; da qui gli approvvigionamenti vengono smistati sul territorio e il mangime viene portato ai tanti randagi e animali abbandonati nelle zone più martoriate. Save the Dogs è riuscita ad oggi a mandare oltre 33 tonnellate di cibo ai rifugi di Odessa, con cui è in costante contatto, nonostante le tante difficoltà logistiche.
“Abbiamo accolto tante richieste di aiuto arrivate da Odessa, dove stiamo collaborando con diversi rifugi dall’inizio del conflitto e siamo riusciti, tra mille difficoltà, a organizzare trasporti regolari di cibo. In questi giorni stiamo cercando di far arrivare un grosso carico a Kharkiv, una delle città più devastate dalla guerra. Vogliamo offrire un supporto continuo ai tanti rifugi che non hanno altro modo di approvvigionarsi e ai tanti volontari che sfamano – spesso rischiando la vita – i randagi e gli animali rimasti soli”, dichiara Sara Turetta, Presidente di Save the Dogs. Oltre all’impegno speso per la salvaguardia degli animali, Turetta sarà presente il prossimo 21 maggio alla Fiera Internazionale del libro di Torino.
Stelle marine: non portarle fuori dall'acqua, potrebbero esserci delle conseguenze davvero spiacevole. Purtroppo accade molto…
Lo studio scientifico sulla coscienza negli animali che potrebbe cambiare completamente la nostra percezione La…
Una vita segnata dalla solitudine: la straziante storia del gorilla di Fasano che è morto…
Guida ai 10 animali più velenosi del pianeta: se li incontri farai meglio a scappare…
Possiedi un pastore tedesco? Una veterinaria ci spiega in quali casi le malattie che potrebbe…
La storia da brividi di un legame indissolubile: quello di due gattini fratelli fra loro…