Una nuova specie marina si aggiunge al triste elenco degli animali che rischiano l’estinzione. In questo caso si tratta di un pesce dalla forma molto particolare che, proprio a causa del suo aspetto singolare, è spesso considerato un trofeo dai pescatori. Oggi, anche in conseguenza di questo, rischia di scomparire per sempre.
In Costa Rica è stata emanata una legge che vieta la pesca di un particolare pesce molto raro e che oggi rischia l’estinzione. Il divieto nasce per proteggere questo animale in grave pericolo e che, attualmente, risulta già scomparso in diverse parti del mondo.
Nella legge emanata, il divieto di caccia in mare si estende ai cetacei, pinnipedi, pristidi e cheloni. Oltre a vietarne la cattura, si prevede anche il divieto allo sfruttamento dei loro siti di riproduzione. Introdotte, inoltre, sanzioni, sia economiche che amministrative, per chiunque non rispetti le disposizioni.
La decisione del Costa Rica arriva per proteggere una specie che oggi rischia di scomparire per sempre. Si tratta del pesce sega, un animale che vive sia in acqua dolce che in acqua salata e che, fino ad oggi, era presente nel Pacifico, nei Caraibi e nel nord del Costa Rica. Oggi però, la loro presenza si è ridotta notevolmente e in certe parti del mondo questi speci sono scomparsi per sempre. Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), attualmente, le cinque specie di pesce sega esistenti al mondo, che appartengono alla famiglia delle razze, sono in forte pericolo di estinzione. In Costa Rica, dove le istituzioni hanno emanato la legge che ne vieta la pesca, vivono due specie di pesce sega. Il Pristis pristis (dai denti grandi) si trova sulle coste caraibiche e pacifiche del Paese, il Pristis pectinata (dai denti piccoli) abita, invece, nei Caraibi.
Si tratta di esemplari dall’aspetto molto particolare. Possono raggiungere i sei metri di lunghezza, è il loro ‘muso‘ gli conferisce il tratto caratteristico che gli attribuisce anche il singolare nome. Il pesce sega, infatti, ha un rostro allungato a forma di sega e ‘contornato’ da denti più o meno grandi a seconda della sottospecie. Abita fiumi, zone umide, mangrovie e acque costiere. Oggi estremamente raro, a renderlo vulnerabile, come affermano gli scienziati, è la sua crescita lenta, la bassa fecondità e il raggiungimento tardivo della maturità sessuale. Ma a rappresentare una minaccia per l’estinzione di questa specie, non è solo la sua biologia. Negli ultimi tre decenni, a causa della distruzione degli ecosistemi, l’habitat di questi animali si è notevolmente ridotto. Inoltre, proprio il loro aspetto caratteristico è, per loro, motivo di pericolo; per tanti pescatori, infatti, il rostro del pesce sega è considerato un vero e proprio trofeo.
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