Avete mai visto questo pesce abissale? Occhi che ruotano e testa completamente trasparente, una vera stranezza della natura.
Al giorno d’oggi conosciamo davvero tantissimo del mondo animale, siamo riusciti a classificare migliaia e migliaia di specie nel corso degli anni, ma nonostante questo ci sono sempre nuove scoperte e classificazioni ogni anno.
Questo perché ci sono alcune zone della nostra Terra che sono impervie per noi e difficili da esplorare: un esempio lampante sono gli abissi oceanici, i quali ospitano un insieme di pesci davvero particolari.
L’ecosistema marino e oceanico già di per sé è un ambiente molto difficile da esplorare e studiare per i ricercatori dato che le creature marine sono di per sé molto schive e hanno un grosso vantaggio rispetto a noi: la capacità di muoversi veloce e respirare sott’acqua.
Grazie alle strumentazioni moderne abbiamo potuto esplorare gli oceani di tutto il mondo e catalogare la fauna al loro interno, ma gli abissi sono sicuramente tra le zone del nostro mondo sulle quali si nutrono i maggiori dubbi.
Quando si parla di abissi chiaramente non si sta parlando di fondali che si trovano a poca distanza dalla superficie, ma di migliaia e migliaia di metri: zone nelle quali gli esseri umani non possono sopravvivere a causa dell’elevata pressione dell’acqua. Proprio per questo motivo quando si parla di animali abissali c’è sempre quel velo di mistero dovuto al fatto che ci sono stati pochissimi avvistamenti a quelle profondità.
Sono nate anche moltissime leggende riguardo gli animali degli abissi, come il celebre mostro di Loch Ness o il tanto chiacchierato Megalodonte, ma fino a prova contraria gli animali che vivono negli abissi sono soltanto dei pesci con delle caratteristiche abbastanza particolari. Uno dei più strani ha addirittura una testa trasparente e degli occhi che sono in grado di ruotare.
Il suo nome scientifico è Macropinna microstoma e sembra praticamente un pesce alieno: vive in zone talmente impervie che la sua presenza è stata documentata in video soltanto nel 2021 attraverso un sottomarino pilotato a distanza. Si tratta di un pesce originario dell’Oceano Pacifico che vive a profondità comprese tra i 500 e i 4000 metri.
Ha due caratteristiche particolari che lo rendono probabilmente il pesce più strano degli abissi: degli occhi a forma di tubo rivolti verso l’altro e una scatola cranica praticamente trasparente.
In realtà non è trasparente, ma è soltanto incolore ed è presente proprio per proteggere gli occhi che possono essere ruotati in diverse direzioni. I due fori presenti sulla parte frontale non sono i suoi veri occhi, ma recettori olfattivi.
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