Ecco chi è Briciola, il cane mascotte dei carabinieri a cavallo [VIDEO]

In un giorno importante come quello dell’insediamento al Quirinale del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un piccolo cane color nocciola, bardato di una solenne mantellina bianca e rossa, è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico presente, dei telespettatori, del popolo di Twitter e, soprattutto, del neo Presidente stesso, che gli ha rivolto uno sguardo più che benevolo. Ma chi era dunque questo piccolo quadrupede? Presto detto: il cane in questione è una femmina e si chiama Briciola, per via della sua corporatura minuta, è rigorosamente senza pedigree e, da circa otto mesi, è diventata la mascotte della fanfara del reggimento a cavallo dei carabinieri.

E se, prima svolgeva la sua funzione in totale anonimato, oggi si può tranquillamente dire che Briciola è diventata una star del web. La simpatica trovatella, infatti, che sulla sua pettorina porta con fierezza il simbolo dell’arma, si è fatta notare proprio nel momento dell’ingresso di Mattarella nel cortile d’onore, dove erano schierati tutti i reparti con i corazzieri in alta uniforme.

Questo giovane animale, dunque, sembra avere tutte le carte in regola per emulare uno dei suoi predecessori storici, Lady, rimasta in carica per diverso tempo. Perché quella del cane mascotte è una tradizione antica. Lady, ad esempio, è andata “in pensione” dopo oltre dodici anni di onorato servizio (con l’età i problemi di cataratta la mettevano in grave rischio, dovendo “marciare” praticamente in mezzo agli zoccoli scalpitanti dei grossi e pesanti cavalli della Fanfara) ed è stata poi “arruolata” dalla famiglia dell’appuntato Alberto Cammertoni.

Nel 2011, infatti, è stato proprio Cammertoni a chiedere all’arma l’ufficializzazione della figura della mascotte, che è sempre apparsa al fianco della fanfara, attirando sui carabinieri a cavallo ancora di più le simpatie degli italiani durante parate e caroselli. Tuttavia, fino a quel momento, quelli erano cani che ufficialmente non appartenevano a nessuno, perché non erano microchippati o tatuati e non erano assicurati. Oggi, fortunatamente, le cose sono ben diverse per Briciola. Anche perché, nel rigidissimo protocollo militare, è l’unico essere animato cui è consentito di fare ciò che vuole…

Foto by Twitter

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