Animalista nuda per protestare contro le uccisioni di animali da pelliccia

Liana Klevtsova, una modella russa ha girato un video nuda per mostrare le crudeltà perpetrate ai danni degli animali da pelliccia, uccisi barbaramente. La modella ha paragonato lo sterminio di ermellini, visoni, volpi, procioni, furetti e zibellini a quello della Seconda Guerra Mondiale ad opera dei nazisti.

Un gesto forte per un messaggio forte. Liana Klevtsova, modella e studentessa di ingegneria, si è denudata per protestare contro lo sterminio degli animali da pelliccia. Il gesto della ragazza si unisce al coro di proteste che già da tempo si stanno levando in Russia da parte di molte associazioni animaliste per fermare le barbare uccisioni di ermellini, visoni, volpi, procioni, furetti e zibellini, un assoluto monopolio economico russo.

Le persone e gli animali sono un’unica grande famiglia e la nostra casa è il pianeta Terra, perché ognuno di noi ha un’anima – ha affermato la ragazza – Per salvare il numero massimo di anime, la scelta è ovvia: gli allevamenti di pellicce russi e negli altri paesi vanno chiusi.

Animalista nuda per protestare contro le uccisioni di animali da pelliccia

In un video caricato su Youtube la ragazza si è mostrata completamente nuda mentre cammina fino a scomparire nei campi innevati della Siberia e poi riapparire in una gabbia. Nel filmato si alternano sequenze raccapriccianti di animali da pelliccia bastonati e scuoiati ancora vivi allo scopo di essere deprivati del loro pelo, fino a trovare la morte in modo straziante, dopo un’atroce agonia.

Nel video, che è stato successivamente rimosso per contenuti inappropriati, un disegno mostra quanti animali servono per fare una pelliccia: 20/25 volpi, 50/60 ermellini, 25/30 procioni, numeri posti accanto alla figura della modella, che basterebbe da sola a fare una pelliccia di pelle umana. Un segnale decisamente forte, che si propone di scuotere l’opinione pubblica su un tema da tempo dibattuto sul fronte animalista.

Animalista nuda per protestare contro le uccisioni di animali da pelliccia

Comparo queste uccisioni di massa a quelle effettuate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i capelli dei deportati venivano utilizzati per riempire i cuscini o i materassi – ha spiegato la ragazza – L’intera umanità ricorda questo tragico momento come una pagina terribile della storia, ma nessuno pensa che tutto questo sta accadendo di nuovo oggi. I campi di sterminio ci sono ancora, ma solo per soddisfare il capriccio degli esseri umani.

Animalista nuda per protestare contro le uccisioni di animali da pelliccia

Tuttavia, nonostante i vari appelli che si levano da più parti tuttavia la risposta del Ministero dell’Agricoltura russo è davvero disarmante: Il concetto di crudeltà non si applica negli allevamenti di animali da pelliccia. Anche in Italia in questi giorni LAV e Essere Animali stanno portando avanti un’analoga protesta davanti al Parlamento a Roma, lanciata anche sui social con la campagna #SALVAVISONI per far approvare la proposta di legge che consentirebbe la chiusura degli ultimi 20 allevamenti attivi in Italia.

Photo Credits: Twitter

 

Impostazioni privacy