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La triste storia del baby bisonte soppresso a causa dei turisti

Un cucciolo di bisonte nel Parco di Yellowstone in USA è stato soppresso perché era stato rifiutato dal branco dopo essere stato prelevato da due turisti

Sul profilo Facebook del Parco di Yellowstone è stata confermata la triste notizia della morte del baby bisonte, che era stato prelevato da alcuni turisti in una in una struttura secondaria del parco. I turisti erano preoccupati che il cucciolo avesse freddo, ma, nonostante l’azione fosse nata da intenzioni positive, l’intervento umano è stata una vera e propria condanna a morte per il cucciolo, che è stato, dopo questo contatto, respinto da parte del branco di bisonti. In particolare le mamme controllano costantemente la salute del cucciolo e qualsiasi tipo di contaminazione al di fuori dell’habitat.

L’incredibile vicenda, che dimostra ancora una volta come possa essere sciocco attribuire bisogni umani ad animali selvaggi, ha visto come protagonisti, padre e figlio, che, lo scorso 9 maggio, hanno caricato il bisonte sul loro Suv per portarlo ad una stazione di rangers.  Un altro visitatore, Rob Heusevelt, ha raccontato di aver inutilmente tentato di scoraggiare i due turisti, spiegando loro che era contro il regolamento del parco caricare gli animali in macchina, ma, convinti di fare del bene, i due turisti non gli hanno dato ascolto.

La triste storia del baby bisonte soppresso a causa dei turistiLa triste storia del baby bisonte soppresso a causa dei turisti

L’azione, sebbene dettata da tutte le buone intenzioni, si è rivelata fatale per il cucciolo e anche molto pericolosa per gli stessi turisti, che hanno rischiato l’aggressione dei bisonti adulti. Nel 2015 proprio a Yellowstone cinque visitatori furono gravemente feriti per essersi avvicinati troppo al parco. La domanda che però sorge spontanea è perché sopprimere il cucciolo?

I responsabili del parco, in merito alla scelta di ricorrere all’eutanasia, hanno spiegato che non avevano altra scelta: Avremmo dovuto sottoporlo a mesi di quarantena per la brucellosi. Non ci sono strutture al momento e non siamo in grado di prenderci cura di un animale troppo piccolo per brucare da solo.  Anche se in questo caso c’erano umani coinvolti, non è raro che le giovani madri di bisonte abbandonino i loro piccoli, che muoiono di fame o uccisi dai predatori. Ma queste spiegazioni non sono convincenti e sul web è scattata la polemica su questa decisione estrema riguardante la vita di un povero neonato, appartenente ad una specie protetta.

Photo Credits: Twitter

 

Redazione

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