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“L’esperto risponde”: La rinotracheite virale felina

Nella rubrica settimanale di VelvetPets un esperto potrà risolvere i dubbi sulla salute dei vostri amici a quattro zampe. Questa settimana trattiamo la rinotracheite felina, una patologia virale che colpisce le vie respiratorie dei gatti e può causare danni permanenti come ulcere corneali, scolo nasale o congiuntivite.

I virus herpesvirus e calicivirus sono i due responsabili della formazione della rinotracheite virale felina, una patologia delle vie respiratorie che colpisce in particolare i cuccioli di gatto, attraverso il contatto di cavità nasali, saliva, secrezioni degli occhi e feci. I virus non sono una minaccia per gli umani, possono annidarsi per anni nel corpo dei gatti, sin da quando sono cuccioli, dando luogo alla manifestazione dei primi sintomi in situazioni di stress o calo delle difese immunitarie.

Sintomatologia

Tra i sintomi più comuni: starnuti frequenti, febbre alta, perdita di appetito e respiro affannoso. Quando la patologia raggiunge gli stadi più elevati, il gatto può manifestare congiuntivite con formazione di croste, ulcere alla bocca, tosse frequente e improvviso dimagrimento. Se il virus non viene eliminato in tempo, i sintomi possono degenerare nel giro di poche settimane, con accumulo di muchi e pus nelle vie nasali, perdita dell’olfatto e in alcuni casi polmonite.

Diagnosi e cura

Prima di procedere con la somministrazione di farmaci, è obbligatorio far visitare il gatto da un veterinario, che adatterà i dosaggi degli antibiotici in base al tipo di gatto e allo stadio della malattia. Saranno somministrati lavaggi oculari e nasali, unguenti specializzati per rimuovere le possibili croste sul muso o sotto gli occhi e frequenti aerosol per liberare le vie respiratorie, in modo da ripristinare l’appetito del micio.

L'esperto risponde: la rinotracheite virale felinaL'esperto risponde: la rinotracheite virale felina

È fondamentale mantenere l’ambiente in cui vive pulito con cura, per evitare possibili ricadute a causa delle difese immunitarie basse. Evitare di sottoporre il gatto a forti stress fisici e mentali, come lunghi spostamenti in auto o in treno e prediligere gli ambienti di relax, accompagnati da giochi con il padrone.

Prevenzione

È preferibile vaccinare i gatti sin da cuccioli con la trivalente, adatta per questo tipo di virus e proseguire negli anni successivi con i relativi richiami annuali, per evitare qualsiasi rischio di ricaduta.

 Photo Credits: Twitter

Redazione

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