Finalmente anche in Italia una figura professionale che ancora mancava: il dentista per animali domestici. A Torino è stato aperto il primo studio dedicato ai denti di cani, gatti e conigli
Gli animali domestici vivono di più. Il che, insieme alla felicità dei loro proprietari, comporta anche qualche “acciacco” maggiore, soprattutto alle loro dentature. Motivo per cui spesso, i nosti amici a 4 zampe avrebbero bisogno di cure specialistiche mirate che fino ad oggi era difficile trovare nel nostro Paese. Motivo per cui, due giovani dottori di Torino, hanno invece aperto un ambulatorio ad hoc in via Valperga Caluso. Anche se, come scrive La Repubblica, per farlo, Dea Bonello e il collega Giulio Cassini sono dovuti andare a specializzarsi in odontostomatologia veterinaria all’estero.
“I più a rischio – ha detto proprio la Bonello al quotidiano – sono i cani di taglia piccola e i gatti di razza pura“. Il problema, inoltre, proprio come per gli uomini, è la prevenzione. “L’attenzione che dedichiamo alla bocca dei nostri amici è ancora scarsa – prosegue – Solo un terzo degli animali affetti da queste patologie riceve le dovute cure”.
Infatti, ai cani bisognerebbe lavare i denti una volta al giorno, con spazzolino e dentifricio commestibile, non allo xilitolo ovviamente (LEGGI ANCHE: IL DENTIFRICIO PUO’ UCCIDERE I CANI, ALLARME XILITOLO). La veterinaria ha raccontato che, tra gli interventi più frequenti c’è la detartrasi, un intervento che può fare paura soprattutto ai proprietari, perché va effettuato in anestesia totale. “Ma i rischi sono minimi – assicura l’esperta – mentre i benefici reali. Altrimenti, a lungo andare, bisogna intervenire d’urgenza perché si formano degli ascessi o altre complicazioni, e l’animale potrebbe anche arrivare a perdere il dente”.
E, a quanto pare, tante anche le richieste per l’apparecchio, che viene messo soprattutto per problemi di occlusione, e per le proprie ricostruzioni (le cosiddette corone). Tra i pazienti, infine, non ci sono solo cani e gatti, ma anche conigli e criceti, talvolta maneggiati in maniera brusca dai bambini, per questo i più a rischio fratture.
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