L%E2%80%99Esperto+risponde%3A+La+cardiomiopatia+ipertrofica+felina
velvetpetsit
/2016/06/09/la-cardiomiopatia-ipertrofica-felina/amp/
Categories: Addestramento

L’Esperto risponde: La cardiomiopatia ipertrofica felina

Nella rubrica settimanale di VelvetPets un esperto potrà risolvere i dubbi sulla salute dei vostri amici a quattro zampe. Questa settimana trattiamo la cardiomiopatia ipertrofica felina.

La cardiomiopatia ipertrofica è una malattia molto diffusa nei gatti, che può provocare seri danni alla salute e gravi conseguenze, come il tromboembolismo arterioso. I gatti quali: Ragdoll, Maine Coon, Persiano, Devon Rex, Sphhynx, Cornish rez, sono tra le razze più colpite da questa malattia cardiaca, che ha una trasmissione di tipo autosomico dominante e quindi può colpire maschi e femmine.

La cardiomiopatia ipertrofica, che va sotto l’acronimo di HCM, è una malattia genetica che genera un ingrossamento della parte sinistra del cuore dovuta all’ipertrofia di un ventricolo, che provoca un ristagno di sangue che può col tempo formare pericolosi fenomeni tromboembolici.

SINTOMI

Tra i sintomi più comuni: vomito, mancanza di appetito, debilitazione, affanno, tosse, respirazione a bocca aperta. Tuttavia bisogna considerare che non tutti i gatti presentano lo stesso quadro sintomatologico.

Sintomi nel gatto con cardiomiopatia ipertrofica e tromboembolismo i sintomi sono:

  • Polso assente
  • Paresi di arti posteriori e anteriori
  • Arti freddi
  • Cianosi a livello del letto ungueale
  • Pallore
  • Ipotermia
  • Insufficienza renale acuta (se il trombo blocca le arterie renali)
  • Insufficienza polmonare (se il trombo si localizza a livello dei vasi polmonari)

Sintomi nel gatto con cardiomiopatia ipertrofica e dispnea

  • Soffio
  • Dispnea
  • Edema polmonare
  • Versamento pleurico

DIAGNOSI E TERAPIA

Per effettuare una corretta diagnosi, bisogna rivolgersi prima di tutto ad un cardiologo specializzato che effettuerà le analisi necessarie per analizzare tutte le possibili cause dell’ipertrofia ventricolare sinistra. I farmaci disponibili per questo tipo di malattia sono in grado di ridurre i sintomi quali edemi, aritmie cardiache o ipertensioni. Tra i farmaci più comuni che un veterinario possa somministrare, troviamo i beta-bloccanti che hanno il compito di rallentare la frequenza cardiaca. Gli ACE-inibitori sono utili per migliorare i flussi sanguigni e per tenere sotto controllo la pressione.

Photo Credits: Twitter

 

Redazione

Recent Posts

Come scegliere i pesci giusti per l’acquario: dalle dimensioni alla compatibilità tra specie diverse

L'allestimento di un acquario è un'arte che richiede pazienza, dedizione e soprattutto una profonda conoscenza…

36 minuti ago

Adottare un coniglietto domestico è tutt’altro che economico: quanto costa la sua gestione

I conigli sono animali che conquistano facilmente il cuore delle persone grazie alla loro dolcezza…

4 ore ago

Insegnare al gatto il suo nome: come abituarlo passo passo al richiamo

Insegnare al proprio gatto a riconoscere e rispondere al suo nome può sembrare un'impresa, ma…

7 ore ago

Forasacco e processionaria: cosa sono e perché sono nocivi per il cane

Nel mondo degli animali domestici, in particolare dei cani, esistono diverse minacce alla loro salute…

10 ore ago

Passeggiata perfetta con il cane: a cosa fare attenzione e quale atteggiamento assumere

Passeggiare con il proprio cane non è solo un'attività quotidiana necessaria, ma può trasformarsi in…

13 ore ago

Vacanza al mare con il cane: quali sono i fattori da tenere in considerazione durante la scelta della meta

Portare il proprio cane in vacanza al mare è un'esperienza che molti proprietari di animali…

16 ore ago