Una cagnolina di nome Mia è stata ritrovata in un campo rom a Lucca, dopo essere stata rapita a Terni nel 2010.
Mia è il nome di una barboncina scomparsa sei anni fa a Terni. Nel marzo del 2010 la sua proprietaria l’aveva lasciata in macchina per pochi minuti, ma al suo ritorno la cagnetta era scomparsa. Per anni i suoi proprietari hanno sperato di avere notizie della Mia, ma invano e si è finanche temuto per la sua incolumità, il destino stavolta ha voluto essere d’aiuto e, dopo 6 anni, è accaduto qualcosa di incredibile. Nei giorni scorsi, il veterinario della ASL di Lucca è stato incaricato di fare un sopralluogo in un campo nomade a Nave, insieme ad alcuni agenti della Polizia Municipale, per monitorare il commercio illegale di cani. Durante l’ispezione, un barboncino è sceso da una roulotte e il veterinario ha deciso di effettuare dei controlli per verificare se fosse in possesso del microchip.
Dopo aver effettuato gli accertamenti, si è scoperto che la cagnolina in questione era proprio Mia e, grazie al suo microchip, è stato possibile risalire ai proprietari, che hanno potuto finalmente riabbracciare la loro cagnetta. Quando mi ha visto mi è saltata in braccio – ha spiegato il suo “papà” umano. All’inizio era terrorizzata, poi mi ha annusato a lungo: era eccitatissima. Ora non mi lascia più. Abbiamo fatto tutti i controlli: il suo stato di salute è buono anche se d’aspetto è cambiata molto. Devo dire che non è stata trattata male: le condizioni psicologiche sono buone. Episodi simili accadano quasi tutti i giorni in Italia, dove la vendita illegale di cani e gatti nei campi rom è ormai una realtà che sta prendendo sempre più forma. Per far fronte a questa problematica, infatti, l’Earth (Associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali) ha chiesto un censimento sugli animali venduti illegalmente nei campi rom di Roma.
Il Presidente dell’associazione Valentina Coppola ha riferito in una nota: Sono sempre più frequenti le segnalazioni di cittadini e passanti relative ad accattonaggio con cuccioli. Solo nello scorso mese le guardie zoofile Earth hanno effettuato 3 sequestri di questo tipo. Chiediamo all’assessore Muraro di effettuare un censimento di tutti gli animali presenti nei campi nomadi, in particolare cani e gatti, per dare il via ad un piano di sterilizzazione. Ci si può solo augurare che vengano attuati in futuro maggiori controlli per tutelare i nostri amici animali, spesso rubati a scopi di vendita illegale. Questa storia insegna soprattutto l’importanza imprescindibile di registrare i propri cani all’anagrafe canina e di dotarli di microchip.
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