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Gli uccidono la mamma: baby scimmia “adotta” una palla [FOTO]

La tenera storia di una piccola scimmia che, persa la sua famiglia, è stata prima rapita e poi salvata, trovando consolazione in un pallone da basket

Per una piccola scimpanzé di nome Paula, una semplice palla arancione ha significato affetto e libertà. Uccisa la famiglia, Paula era stata rapita da alcuni bracconieri che stavano cercando di venderla come un animale domestico. Nessuno sa con certezza come sia arrivata lì, tanto che i soccorritori l’hanno trovata dentro uno zaino. Le condizioni di salute generali erano discrete, ma il suo stato psicologico era di profonda tristezza e paura. Così uno dei volontari che l’ha recuperata ha deciso di donarle un pallone da basket, pensando potesse giocarci un po’.

Quel regalo “miracoloso” è stato essenziale per il suo recupero. “Anche se i suoi soccorritori hanno trascorso del tempo con lei, ci sono stati periodi in cui era sola e quella palla le ha impedito di sentirsi trascurata – ha dichiarato Elissa O’Sullivan, portavoce di Ape Action for Africa al sito The Dodo – Il trauma che ha subito nel perdere la sua famiglia ha fatto sì che quell’oggetto rappresentasse per lei molto di più che un giocattolo, era diventato il suo costante punto di riferimento in un periodo di terribile confusione”.

Baby scimmia perde la famiglia: per consolarsi "adotta" una palla [FOTO]Baby scimmia perde la famiglia: per consolarsi "adotta" una palla [FOTO]

Lo scimpanzè è stato poi trasferito al Santuario Mefou in Camerun, una sorta di isola felice per i primati che hanno subito traumi come i suoi. “Quando è arrivata qui – ha proseguito la O’Sullivan – il migliore amico di Paula era quel pallone da basket che voleva dire sicurezza”. L’animale lo ha tenuto con sé ancora per circa una settimana, il tempo impiegato dalla piccola per rilassarsi ed ambientarsi e capire che era in un posto sicuro. Presto ha iniziato a esplorare la sua nuova casa e incontrare nuovi amici e, senza nemmeno rendersene conto, la palla aracione l’ha lasciata. Ora si sentiva libera e al sicuro, e la palla è stata sostituita da tre amici della sua età che le hanno dato un nuovo senso della famiglia. “Un segnale di come la brutta vicenda – ha concluso la O’Sullivan – sia stata dimenticata. Per lei è iniziata una nuova vita”.

Photo Credits Facebook

Redazione

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