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Ghiro domestico: come averne cura

I ghiri sono piccoli roditori appartenenti alla famiglia dei Gliridi. Sono sempre più considerati degli ottimi animali da compagnia ma quali sono le regole per averne cura correttamente? Ecco alcuni consigli.

Il ghiro (Glis glis) è un roditore di piccole dimensioni che non supera i 30 centimetri di lunghezza, inclusa la coda. Ha una pelliccia molto folta di colore grigio e occhi molto grandi. Per le sue dimensioni e il suo aspetto è molto apprezzato come animale domestico, ma, essendo un roditore molto delicato e dal carattere poco docile, bisognerà tener conto di alcuni fattori per potersene prendere cura nel modo più appropriato.

IL PRIMO APPROCCIO

Poiché il ghiro vive principalmente nei boschi a circa 600 metri di altezza, difficilmente in natura incontrerà un essere umano. Per questo motivo il primo approccio con la famiglia che l’adotterà non dovrà essere traumatico. Come tutti i roditori è molto probabile che tendano a nascondersi su mobili, lampadari o controsoffittature. Nel peggiore dei casi possono anche scavare delle piccole tane nei muri di casa. Per impedire che ciò accada è fondamentale abituarlo a vivere la maggior parte del tempo in gabbia. Quando si decide di lasciarlo libero in casa bisognerà monitorarlo costantemente, assicurandosi che non vada a rosicchiare fili elettrici e che non abbia alcuna via d’accesso all’esterno della casa.

COME GESTIRE IL LETARGO

Nel periodo autunnale i ghiri vanno in letargo per circa sei mesi, da metà ottobre fino a maggio. Prima di questo periodo il ghiro domestico incomincerà a conservare il cibo come farebbe in natura. Per questo motivo è di fondamentale importanza non rimuovere le sue provviste di cibo quando si andrà a pulire la sua gabbietta. Durante il letargo il ghiro tende a raggomitolarsi su sé stesso, avvolgendo la coda intorno al corpo come protezione dal freddo. Prima che il ghiro vada in letargo sarà necessario sistemare la gabbia in un ambiente asciutto, al riparo dalla luce e lontano dai rumori esterni.

ALIMENTAZIONE

In natura i ghiri si nutrono prevalentemente di vegetali e frutta. Tra gli altri alimenti che possono mangiare troviamo: castagne, ghiande, nocciole, bacche, frutti di bosco e funghi.

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Photo Credits: Twitter

 

Redazione

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