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Primo Piano

Insegnare ai cani a rimanere soli in casa: a quale età iniziare

Quando si sceglie di adottare un quattro zampe è importante sapere che le sue abitudini dipenderanno anche dagli insegnamenti del suo proprietario. Alla luce di questo, potrebbe capitare che, per esempio per esigenze lavorative, i cani di casa siano inevitabilmente costretti a trascorrere qualche ore da soli. Tuttavia esiste un’età in cui si può iniziare ad abituare l’animale a rimanere da solo senza ritrovarsi l’appartamento sottosopra, ma soprattutto evitando che la creatura soffra la solitudine. Affinché questo risulti possibile esistono delle tecniche, durante la fase dell’addestramento, che potrebbero risultare utili oltre che efficaci.

Abituare i cani a rimanere da soli

È importante ricordare che un cucciolo appena arrivato in casa non è abituato a stare da solo, poiché avrà vissuto, fino a quel momento, in compagnia dei fratellini e della mamma. Nelle prime settimane dall’adozione del cane sarebbe quindi buona pratica non lasciarlo da solo; sfruttare piuttosto quel tempo per creare un legame di fiducia con il quattro zampe, in modo da poterlo lasciare solo in casa dopo qualche tempo. I cani hanno bisogno di sentirsi coinvolti nelle attività quotidiane, ma ogni processo deve avvenire gradualmente. Sono diverse le fasi dell’addestramento che precedono la possibilità di lasciare il cane da solo per alcune ore; buona pratica sarebbe rispettarle tutte.

Le fasi dell’addestramento

In una prima fase si può provare a lasciare il cane solo in stanza quando è distratto, ad esempio, da un nuovo gioco o dal suo cibo preferito. Stare lontani per poco tempo, ma ripetere quest’operazione più volte. La seconda fase prevede di lasciare da solo nella stanza il quattro zampe quando non è distratto; anche in questo caso: tempi brevi e ripetuti. I cani devono capire che non si tratta di un abbandono, ma che il suo proprietario ritornerà sempre. Dopo aver raggiunto i due minuti di assenza, allora si può provare a passare ad una fase successiva durante la quale si esce di casa per tre minuti al massimo. Se il cucciolo non mostra problemi si può aumentare gradualmente il tempo di assenza dall’appartamento; fondamentale è comportarsi sempre con calma e tranquillità e rendere normale per i cani l’uscita. Se nel corso dell’addestramento il cane avrà imparato a stare da solo, magari distraendosi con i giochi, allora sarà possibile uscire anche per qualche ora. Tuttavia una precisazione in merito sembra necessaria: fino ai quattro mesi d’età un cucciolo dovrebbe rimanere da solo per massimo due ore. 

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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