Come educare i cavalli per le passeggiate e il trekking

Le passeggiate e il trekking con i cavalli prevedono delle tecniche di addestramento specifiche che sarebbe utile conoscere qualora si decida di impiegare gli animali in questa attività. Scoprire luoghi nuovi, immersi nella natura e in groppa ad un cavallo è, per molti, un’esperienza unica e interessante; ma esistono degli accorgimenti importanti per comprendere se si tratta di un animale adatto al ruolo e soprattutto per prevenire problemi nell’equino.

Essendo i cavalli delle prede naturali sono animali che, per natura, hanno timore di molte cose; ruscelli, pozzanghere, tronchi, rumori improvvisi potrebbero creare disagio nell’animale e spaventarlo. Inoltre, durante il trekking, i cavalli potrebbero voler gareggiare tra di loro, complicando l’andamento lineare della passeggiata. Alla luce di questo è fondamentale capire come gestire le diverse situazioni e abituare gli animali a camminare in strade sterrate, di montagna o in mezzo alla campagna e, spesso, anche in gruppo.

Addestrare i cavalli

Per abituare un cavallo alle passeggiate è importante che l’animale impari a sentirsi al sicuro e si adatti a contesti differenti. L’addestramento prevede due fasi: la prima in maneggio e la seconda all’esterno. Nella prima fase i cavalli possono allentare la loro tensione e allo stesso tempo potranno imparare a gestire lo stress; l’animale si concentra sulla richiesta del cavaliere e così è possibile rafforzare l’intesa tra i due. Una delle cose importanti, nella seconda fase, è far eseguire al cavallo qualche esercizio impegnativo al di fuori del sentiero da seguire, rimettendolo poi tranquillo sul sentiero o tracciato che si intende percorrere; necessario fare qualcosa che porti l’attenzione del cavallo sul cavaliere.

Spesso, infatti, i cavalli in passeggiata si spaventano facilmente anche perché non pongono l’attenzione verso il cavaliere, ma verso quello che li circonda. Quindi portare l’attenzione dell’equino sul suo conduttore è il principale punto di partenza per aiutare l’animale a rilassarsi notevolmente. Fondamentale, come in ogni contesto, è avere pazienza e seguire sempre l’indole dell’animale senza forzature.

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Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.