Balene: dopo quarant’anni tornano a popolare i loro habitat

Vittime di caccia per scopi commerciali, le balene erano state costrette a scappare dai loro habitat naturali; perseguitati, con il rischio incombente dell‘estinzione, i grossi cetacei hanno lasciato le regioni polari. Un recente studio restituisce, però, una nuova speranza; sembra, infatti, che dopo il divieto di caccia, emanato a partire dal 1969, le balene abbiano piano piano ritrovato la serenità perduta.

Già alla fine degli anni ’70 la caccia (legale) alle balene ha subito un blocco netto, ma è alla fine degli anni ’80 che le industrie delle baleniere scompaiono definitivamente. Oggi, dopo quarant’anni i cetacei si stanno dirigendo nuovamente verso i loro habitat naturali, riconquistando i loro spazi. Lo studio pubblicato su Endangered Species Research dimostra che anche le specie che hanno subito in maniera esponenziale gli effetti della caccia, stanno tornando verso le regioni polari dalle quali provengono.

Le balene riconquistano i loro territori

Lo studio ha analizzato le balenottere azzurre, una delle specie più colpite dalla caccia; le loro dimensioni le rendeva bersagli prediletti dalle baleniere. Alcune stime rivelano che nelle acque della South Georgia, si sono raggiunti anche numeri esorbitanti di vittime, con 3.000 balenottere azzurre cacciate in media ogni anno. Dal 2012 ad oggi, però, i numeri degli esemplari sono tornati ad aumentare; intorno alla South Georgia 58 nuovi esemplari. I ricercatori hanno affermato che questo potrebbe essere un’indicatore del fatto che le balene hanno riscoperto l’area dalla quale erano state bandite loro malgrado.

Su The Conversation si legge, inoltre, che le megattere stanno tornando nelle acque della penisola antartica occidentale, le balene della Groenlandia nell’Artico occidentale e le balenottere comuni e quelle minori nel mare dei Ciukci, al largo dell’Alaska. Tuttavia, se la minaccia della caccia sembra essersi dissolta (o quasi) le balene devono prepararsi a nuove sfide; l’aumento del traffico navale e lo scioglimento dei ghiacciai sono nuove minacce che richiedono nuove strategie di conservazione dei cetacei.

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