Uccelli acquatici, marini e di acqua dolce: le specie più diffuse

Con il termine ‘acquatico‘ si fa riferimento agli uccelli che vivono vicino ai corsi d’acqua, salata o dolce che sia. Negli ambienti che circondano laghi, fiumi o aeree marine si viene a creare un habitat consono a diverse specie che trovano una condizione fertile per nutrirsi e anche riprodursi. Ogni ambiente specifico è poi causa di vari adattamenti; piedi palmati, zampe lunghe per tuffarsi da superfici sopraelevate e becchi adatti a nutrirsi.

Uccelli di acqua dolce

Gli uccelli d’acqua dolce sono uccelli, in genere, esperti nuotatori sia sulla superficie che sott’acqua, e sono provvisti di piume in grado di tenerli al caldo. I piedi palmati fungono da remi e alcuni di questi pennuti migrano durante l’inverno verso zone calde. Tra le specie più note di uccelli d’acqua dolce: anatre, oche, cicogne, cigni e martin pescatori. Anche i trampolieri, come ad esempio, cicogne o fenicotteri, si trovano anche in acqua dolce, ma non è inconsueto trovarli in acque salate poco profonde; di conseguenza, stagni, acquitrini e piccole pozze potrebbero essere l’habitat adatto anche a gru, aironi o egrette.

Uccelli di mare

A differenza dei pennuti di acqua dolce, gli uccelli marini non si bagnano quando entrano in acqua, poiché posseggono l’uropigio; ovvero una ghiandola che secerne oli e grassi che gli uccelli spalmano sulle penne e sulle piume al fine di renderle impermeabili. A rendere le piume impermeabili anche la cheratina che si presenta sotto forma di polvere sparsa in tutto il piumaggio. Gli uccelli di mare bevono spesso acqua salata, proprio per questo sono dotati delle ‘ghiandole del sale‘; ovvero, un meccanismo che permette loro di evacuare dal loro corpo il sale in eccesso. Queste ghiandole concentrano il sale dal sangue a una zona vicino al petto e l’uccello può quindi eliminarle con una sorta di ‘starnuto’.

Tra gli uccelli di mare, pellicani, cormorani e fregate sono dotati, per esempio, di una sacca espandibile sotto al becco che usano per catturare i pesci. I pennuti di mare hanno zampe di diversa lunghezza; di solito, quelli che trascorrono più tempo in mare hanno zampe corte e tozze e i piedi palmati.

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Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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