Lo hanno annunciato diversi Comuni italiani: vietati i botti di Capodanno per aspettare l’ingresso del 2022. Milano, Matera, Reggio Calabria e Bari; sono queste alcune delle città italiane che hanno bandito l’utilizzo dei fuochi d’artificio in occasione del Capodanno. Come si legge su Ansa, a Milano, il divieto nasce nell’ambito del Regolamento per la qualità dell’aria; in questo senso, oltre a proteggere gli animali, ha anche l’obiettivo di tutelare l’ambiente, a Milano come in altre città.
Quella del Comune lombardo è una misura continuativa che è partita il 31 ottobre ed prevista fino al 31 marzo; oltre a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, il divieto sui botti di Capodanno tutela anche il benessere degli animali presenti nelle case e di tutta la fauna locale. Si legge ancora su Ansa che, secondo i dati dell’annuario delle emissioni Inemar redatto da Arpa, i fuochi d’artificio sono responsabili del 6% del PM10 presente in città durante l’intero anno. “L’esplosione di fuochi d’artificio e botti è particolarmente dannoso e rilascia diverse sostanze nocive in quantità massicce” ha commentato l’assessore all’Ambiente e Verde, Elena Grandi. A questo dato si aggiungono anche le stime del WWF; queste registrano, ogni anno in Italia, migliaia di animali morti a causa dei botti di Capodanno.
Anche a Bari dal 23 dicembre fino al primo gennaio è vietato l’utilizzo di alcune categorie di fuochi d’artificio. E come specifica un’ordinanza del sindaco Antonio Decaro: “Dalle ore 20.00 del 31 dicembre alle ore 7.00 del primo gennaio è vietato utilizzare ogni tipo di fuoco d’artificio. L’improprio utilizzo di petardi e botti genera una serie di conseguenze dannose che minacciano l’incolumità pubblica e incidono sulla sicurezza urbana; oltre a provocare danni all’integrità fisica delle persone, degli animali“.
Ai divieti sui botti di Capodanno si aggiunge anche quello emanato dal sindaco di Matera, Domenico Bennardi; il primo cittadino della ‘città dei sassi’ ha firmato un’ordinanza con la quale vieta l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale dal 24 dicembre al 7 gennaio 2022. “Questa usanza di lanciare botti e petardi – specifica l’ordinanza – ha causato in passato lesioni, anche gravi, alle persone che li maneggiavano o che ne venivano accidentalmente colpiti. Lo scoppio di petardi e altri artifici pirotecnici costituisce pericolo e può arrecare un danno non solo all’uomo; ma anche gli animali domestici ed alla fauna selvatica“.
E tra i Comuni che hanno deciso per lo stop ai botti di Capodanno anche Reggio Calabria; qui, il vicesindaco, Paolo Brunetti, ha firmato un’ordinanza che vieta, fino al 9 gennaio 2022, l’utilizzo di petardi e materiale pirotecnico di vario genere. Come specifica il vicesindaco, secondo quanto riportato da Ansa: “La misura ha l’obiettivo di evitare che si verifichino incidenti e danni alle persone a causa dell’utilizzo improprio e del malfunzionamento di questi materiali esplosivi. È importante, inoltre, tutelare gli animali domestici che, come sappiamo, possono avere gravi conseguenze dal forte rumore che in queste circostanze viene prodotto senza dimenticare, peraltro, anche la doverosa tutela dell’ambiente e quindi della salute collettiva in ragione dell’incremento delle polveri sottili e di altre sostanze dannose che viene provocato dall’utilizzo di questi materiali pirotecnici“.
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