Hai un gatto anziano in casa? Attento a questi sintomi: campanello d’allarme per la demenza senile

Se hai un gatto anziano in casa devi assolutamente fare attenzione a questi sintomi che potrebbero annunciare la demenza senile.

Il normale invecchiamento di un gatto si manifesta intorno ai 12 anni di vita ed è caratterizzato da un progressivo rallentamento psicomotorio, che un padrone attento può notare. In questa fase della vita il gatto aumenta notevolmente le ore di sonno giornaliere, che possono arrivare anche a venti.

Gatto anziano demenza senile
Gatto anziano, come riconoscere la demenza senile – Velvetpets.it

Un altro aspetto che rappresenta il normale invecchiamento del nostro gatto è la mancanza di precisione nell’esecuzione di alcuni movimenti. Si tratta di fenomeni del tutto normali che, però, è giusto imparare ad osservare perché, in alcuni casi, possono annunciare la demenza senile del proprio animale domestico.

Gatto anziano: come individuare la demenza senile

Con il passare dell’età anche i gatti manifestano i primi sintomi dell’invecchiamento con un certo numero di cambiamenti nel cervello. In questo periodo avviene la produzione di radicali liberi tossici per i neuroni, con la conseguente riduzione degli scambi tra neuroni, che causa una perdita di adattabilità. Allo stesso tempo si verifica anche una riduzione di alcuni recettori e la comparsa di placche Beta amiloidi, che sono paragonabili a quelle che nell’umano determinano la comparsa dell’Alzheimer.

Gatto demenza senile
I primi sintomi dell’invecchiamento – Velvetpets.it

Si tratta di tutti elementi normali che compongono l’invecchiamento cerebrale. L’eventuale comparsa di alcune malattie come ad esempio tumori al cervello, disturbi endocrini, insufficienza renale cronica o alcune disabilità possono accelerare la comparsa dei disturbi tipici dell’invecchiamento. Nei gatti sono quattro le principali malattie associate all’invecchiamento: depressione involutiva, che comporta una serie di disturbi del sonno, alimentari e comportamentali;

  • Sindrome confusionale che comporta un’alterazione del ritmo sonno veglia e problemi di orientamento;
  • La “distimia unipolare” che nelle fasi più acute determina una drastica riduzione delle ore di sonno, la bulimia e attacchi violenti alla coda che possono comportare l’auto mutilazione.
  • La sindrome dell’ipersonnia del gatto anziano, e comporta un’ipersonnia superiore a 20 ore al giorno, con impurità vicino al posto in cui dorme.

Quando compaiono cambiamenti di questo tipo nel gatto anziano è necessario consultare uno specialista per ottenere una diagnosi e verificare se si è in presenza di una malattia organica che potrebbe essere curabile. Ci sono infatti alcune malattie come l’artrosi, l’insufficienza renale o le malattie endocrine che possono avere sintomi simili.

Inoltre, il veterinario sarà in grado di effettuare una valutazione e di adottare misure per migliorare il benessere generale dell’animale.

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