Nel febbraio 2022, l’Italia ha fatto un passo importante con l’inserimento della tutela degli animali nella sua Costituzione, un traguardo che ha suscitato entusiasmo tra gli attivisti e i sostenitori dei diritti degli animali. Tuttavia, a tre anni da questo cambiamento, i dati rivelano una realtà allarmante: quasi l’80% delle leggi approvate non rispetta il principio stabilito dall’articolo 9. Questo articolo, oltre a tutelare l’ambiente e la biodiversità, riconosce esplicitamente il dovere di proteggere gli animali. Un’analisi condotta da Legambiente ha evidenziato che su 617 atti legislativi approvati dal 12 febbraio 2022 al 31 gennaio 2024, solo 91 (circa il 14,75%) si sono occupati del tema animale. Di questi, quasi l’80% non ha preso in considerazione il principio costituzionale, sollevando interrogativi su come e perché l’Italia stia faticando a implementare norme efficaci per la protezione degli animali.
I numeri parlano chiaro:
Questa situazione è particolarmente preoccupante per gli animali selvatici, che necessitano di una protezione più robusta a causa del bracconaggio e di altre minacce. Purtroppo, le proposte legislative che mirano a migliorare la situazione sono rimaste bloccate, con 64 proposte di legge (pdl) e 10 disegni di legge (ddl) in stallo.
Un’analisi più dettagliata rivela che il dibattito politico si concentra prevalentemente sugli animali d’affezione, mentre gli animali selvatici rimangono vulnerabili e spesso trascurati. Per gli animali d’affezione, circa un terzo delle leggi approvate è stato migliorativo, mentre oltre la metà non ha considerato il principio costituzionale. Al contrario, per gli animali selvatici, meno di due su dieci delle leggi approvate hanno avuto un impatto positivo. Queste statistiche mostrano una chiara disparità nella protezione offerta a diverse categorie di animali.
Legambiente ha lanciato un appello al Governo e al Parlamento affinché si lavori per l’applicazione del principio costituzionale, suggerendo tre azioni legislative prioritarie:
La situazione attuale evidenzia una necessità urgente di riforme legislative per garantire una protezione adeguata agli animali, sia domestici che selvatici. La continua inattività legislativa non solo compromette la protezione degli animali, ma anche l’immagine dell’Italia come nazione rispettosa dei diritti degli animali e dell’ambiente.
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