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Categories: News

Nepal, stop ai sacrifici di animali: sospeso il Gadhimai Festival

Una bella notizia. Anzi, ottima. Una notizia che coincide, per molti versi, con una rivoluzione in piena regola. Dopo ben 265 anni, il Gadhimai Temple Trust ha deciso di sospendere a tempo indeterminato il Gadhimai Festival, il sacrifico di animali più imponente del mondo che finora si è tenuto ogni cinque anni in Nepal. Il che significa che almeno mezzo milioni di animali sarà salvo. Tutto nacque con un presunto messaggio ricevuto in sogno da Bhagwan Chowdhary, il fondatore del Tempio Gadhimai: la dea Gadhimai che gli avrebbe chiesto un sacrificio umano promettendogli di liberarlo dalla prigionia, di renderlo immune al male, di donargli prosperità e potere. L’uomo, però, gli offrì degli animali. La Dea si accontentò e così l’atroce tradizione è stata rispettata. Adesso basta, grazie al cielo.

Per generazioni – ha dichiarato Ram Chandra Shah, rappresentante del Tempio di Gadhimai, al termine di un lungo confronto con Awnn-Animal Walfare Network Nepal e la Humane Society International – i pellegrini hanno sacrificato gli animali alla dea Gadhimai, nella speranza di una vita migliore. È giunto il momento di trasformare una vecchia tradizione. È giunto il momento di sostituire l’uccisione e la violenza con celebrazione pacifica e di culto“. Una svolta concretizzatasi anche grazie a tante battaglie portate avanti a livello sia internazionale che locale da associazioni animaliste ma anche da persone molto sensibili al tema che, pur non facendo parte di alcun gruppo, hanno fatto sentire la propria voce.

Bisogna dire che nel 2009 la Corte Suprema Indiana aveva dato un primo segnale forte vietando, nei giorni della “festa”, la circolazione degli animali dall’India al Nepal: già in questo modo il totale delle vittime si è ridotto dal 2009 e sono state arrestate circa 100 persone. All’inizio del 2015, ancora, si è stabilito di non uccidere bestie durante il Sankranti Festival, l’evento dedicato ai raccolti. Bestie che sono state confiscate e sottoposte a custodia nell’attesa di trovar loro un posto in cui stare. Adesso il sospirato, cercato e meraviglioso traguardo finale.

Foto by Facebook

Redazione

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