Andrea Diprè, dopo il sesso col cavallo: “Sono gli animalisti a essere malati di mente”

Sembra incredibile, ma Andrea Diprè non demorde. Almeno per il momento, infatti, a nulla è servita la denuncia fatta da Aidaa (l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente) alla procura di Milano dopo il video in cui lui e la porno diva Moana Conti seviziano sessualmente un cavallo. Infatti, nonostante lo sdegno del popolo italiano (e l’inchiesta della magistratura) l’uomo è tornato a parlare di sesso con animali tra le pagine virtuali del sito www.meltibuzz.it. Secondo Diprè tutto questo clamore, inoltre, è assurdo e sono gli animalisti ad essere dei “malati di mente”, non lui.

Al sito, l’ex fidanzato di Sara Tommasi racconta: “Ho realizzato il filmato nel 2014 a Budapest. Io non solo difendo quel video, ma dico anche che avrebbero dovuto pagarci” e poi prosegue “Gli animalisti sono come i boy scout, sono dei coglioni vestiti da teen ager. Non hanno niente da fare nella vita e quindi trovano la loro ragione di vita nell’ossessione che hanno per gli animali. Quindi sono persone che non servono a niente e danno solo fastidio“. Per lui cani, gatti, conigli e naturalmente cavalli non sono niente, anzi sono solo essere inferiori al servizio del “dipreista”. Gli unici a interessarlo sono i rettili, in particolare il varano di Komodo, e gli insetti, ma non prova nessun rimorso per ciò che ha fatto, anzi in un delirio di onnipotenza sostiene anche di meritare un premio per “aver dato piacere” a quella povera bestia.

E se la magistratura tarda ancora a intervenire, una replica pressoché immediata arriva da Lorenzo Croce, presidente di Aidaa, con un nuovo post sul suo sito di poche ore fa. Croce scrive: “Io capisco che l’uomo sia psicotico, anzi drogato da far schifo, e che le spara sempre più grosse sperando che qualcuno lo segua nei suoi deliri, di solito cerchiamo di scansarlo” e poi aggiunge: “ma quando la mente malata dell’immondo Andrea Diprè sostiene che ‘fare sesso con un cane o un cavallo è una cosa assolutamente legittima’… non possiamo più tacere, e dobbiamo per forza intervenire in maniera energica“. Il presidente di Aidaa fa anche appello alla polizia e ai servizi sociali di mettere al più presto Diprè in condizioni di non nuocere ai bambini con i suoi filmati e considera inaccettabile che Diprè sia libero di girare liberamente per le strade. E noi non possiamo che essere d’accordo con lui.

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