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Punkabbestia, i loro cani aggressivi? A Bologna un “vigile” per gestirli

Quando si parla di cani bisogna ammettere una cosa: alcuni fanno paura. Per fisionomia, attitudini, o perché lo stato di abbandono in cui vivono li ha resi aggressivi. Una realtà che, negli ultimi tempi, soprattutto a Bologna, i cittadini vivono sulla loro pelle ogni giorno, visto il grande numero di cani senza guinzaglio (nonché “morsicatori”) che popolano le vie del centro storico. Sono i 4 zampe dei cosiddetti “punkabbestia” un problema da non sottovalutare nemmeno nel resto d’Italia. E di certo non lo ha fatto il Comune assoldando un esperto che insegni ai vigili bolognesi come difendersi da questi cani.

Come riporta La Repubblica, infatti, la polizia municipale ha “arruolato” un consulente cinofilo per combattere il degrado della città e ridurre i rischi per gli agenti in servizio. Si tratta del professor Giuseppe Barbieri che (a titolo puramente gratuito), terrà alcune lezioni ai diretti interessati spiegando loro quali sono i trucchi per gestire un animale aggressivo. Questo perché la presenza di cani, “se non correttamente gestita – come si legge in una nota ufficiale del Comune – può determinare situazioni potenzialmente pericolose per gli operatori e le persone presenti“.

I comportamenti utilizzati dal cane per esprimere disagio, sofferenza o aggressività – prosegue la nota – se conosciuti, possono essere utilizzati per prevenire le aggressioni e per ridurre la tensione“. Insomma, gli animali, basta saperli prendere. Per questo i consigli del “vigile” Barbieri, che ha alle spalle oltre 10 anni di lavoro sul campo, saranno preziosi per l’intera comunità. Inoltre, va ricordato che dietro queste azioni aggressive dei cani, infatti, c’è sempre la mano dell’uomo. Troppo spesso, come accade anche in altre città, i cani che vivono in strada insieme ai loro “sedicenti” proprietari diventano “cattivi” e attaccano le persone. Per questo è importante seguire anche le direttive dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) e non dare soldi a chi chiede l’elemosina con i cani in strada. Spesso quelle bestiole vengono maltrattate e denutrite appositamente per suscitare compassione nei passanti, diventando allo stesso tempo pericolose. Riflettete.

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Redazione

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