Tea Falco dice no alla privatizzazione del canile di Roma e lancia una campagna social

Il canile della Muratella, ovvero il canile di Roma, è stato occupato. Da quando il Comune ha infatti deciso di privatizzare la struttura, mettendo a rischio il posto di circa 100 dei lavoratori e il futuro degli animali ospitati, nella Capitale sono iniziate le proteste. Anche perché, la gara d’appalto è stata vinta da una ditta pugliese, la Mapia srl, e nessuno sa ora cosa accadrà. Insieme all’occupazione è partita anche una campagna social. Promotrice dell’iniziativa l’attrice Tea Falco che da suo profilo Facebook ha lanciato l’idea.

Per dire no alla privatizzazione dei canili di Roma: “Fatevi una foto e postatela sul vostro account Instagram e Facebookscrive sulle sue pagine ufficiali l’interprete catanese. Tea, inoltre, aggiunge anche una piccola cronistoria di quanto è accaduto. Secondo la Falco, infatti, l’amministrazione comunale avrebbe deciso d’indire, ad agosto, una gara d’appalto a ribasso, per la gestione dei canili comunali, che dal 2008 sono gestiti da una Onlus, con 110 operatori che si occupano di ogni cane o gatto che entra e che se ne prende cura fino all’adozione e anche dopo, insieme ad un “esercito di volontari”, circa 200, che ogni giorno, dalle 7 della mattina fino alle 19 di sera, ininterrottamente, incluse domeniche e festivi, si prendono cura di tutti i pelosi ospitati nelle 3 strutture: il canile di Muratella, Ex Cinodromo e il Rifugio del Poverello.

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Come abbiamo già detto anche noi, la gara è stata vinta da una azienda della Puglia. “Il vincitore – scrive – risulterebbe una srl di Bari, multiservizi che si occupa di pulizie e derattizzazione“. Cosa c’entra quindi questa società con la cura degli animali? Poco o niente in realtà. Inoltre, aggiunge sempre Tea: “gli attuali 110 operatori che da oltre 15 anni si sono dedicati con grande professionalità e passione agli animali dei canili verranno tutti licenziati“. L’obiettivo della campagna social (nonché quello dell’occupazione) è di chiedere che il bando venga ritirato e che si “prepari una gara europea con una cifra congrua che possa mantenere il livello attuale qualitativo dei servizi e del benessere degli animali“. Se volete saperne di più sulla vicenda, potete consultare il sito della Onlus www.iolibero.org.

Foto by Facebook

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