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Cuccioli inchiodati in una cassetta della frutta: il ritrovamento shock a Rimini

A Rimini un passante ha sentito dei guaiti e ha fatto una scoperta agghiacciante: tre cuccioli di cane erano prigionieri in una cassetta della frutta. I piccoli, in fin di vita, sono stati recuperati e trasportati al canile Stefano Cerni.

L’ennesimo episodio di maltrattamento di animali è accaduto a Rimini in zona Centro Studi, dove un passante ha sentito dei guaiti provenire da lontano e ha ritrovato tre cuccioli di cane inchiodati all’interno di una cassetta della frutta. I poveri cagnolini, di pochi mesi di vita, non potevano muoversi in alcun modo, poiché compressi dalle assi di legno che erano stare inchiodate su di loro. Il cittadino che li ha trovati li ha portati con sé nella sua abitazione ed ha subito contattato le Guardie Ecozoofile di “Fare Ambiente” che sono tempestivamente intervenute. I tre cuccioli mostravano chiari segni di denutrizione e disidratazione ed erano ricoperti di pulci e zecche, ma fortunatamente non erano feriti.

Dopo aver liberato i tre cagnolini, è stato contattato il Pubblico Ministero, che ha sequestrato i tre cuccioli per poi affidarli al canile “Stefano Cerni” di Rimini, dove hanno ricevuto le prime cure. I reati che abbiamo attualmente ipotizzato – ha affermato il vice responsabile provinciale delle Guardie Ecozoofile Edoardo Morri –  sono quelli di maltrattamento di animali, per il quale si rischia la pena della reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro, e di abbandono di animali punito con l’arresto fino ad un anno o con la multa da 1.000 a 10.000 euro. Al momento le indagini sono svolte contro ignoti in quanto non è stato possibile identificare il colpevole. Il problema degli abbandoni avviene prevalentemente d’estate, ma, come i fatti ci confermano, anche a stagione ormai conclusa questo tipo di reati non va in ferie.

Chiunque è a conoscenza di reati simili, può contattare le Forze dell’Ordine o le Guardie Ecozoofile al numero 370 3131006, abilitato a ricevere foto e video tramite WhatsApp.

 Photo Credits: Facebook/Twitter

 

 

Redazione

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