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Strage nel Catanese: altri cani vittime del veleno

Nel Catanese due cani sono stati avvelenati, uno dei quali non è riuscito a sopravvivere. LENPA è alle prese con le ricerche di altri cani randagi che si sospetta siano stati vittime di avvelenamento.

Una strage senza fine”: con queste parole ha commentato l’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) il tragico episodio avvenuto a Paternò, in provincia di Catania, dove due cani randagi che vivevano nel quartiere di Piazza Vittorio Veneto sono stati avvelenati. I cani erano cosiddetti “cani di quartiere” ed avevano anche un nome, dato loro dagli abitanti della zona, Ciccio e Gino. Il primo sta lottando con tutte le sue forze tra la vita e la morte, mentre per il secondo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Siamo stanchi e addolorati per questi terribili episodi che si ripetono ormai con una cadenza impressionante – ha dichiarato Cataldo Paradiso, Presidente provinciale dell’ENPA di Catania. Nel quartiere non vi sono più tracce degli altri cani randagi che di solito popolavano la zona e l’ENPA in queste ore sta cercando di verificare se ci sono altri cani avvelenati. In una nota il responsabile dell’ENPA ha aggiunto: Ieri sera nei luoghi dove gli animali sono stati avvelenati, ci siamo mobilitati in tanti per le operazioni di ricerca dei randagi scomparsi e per verificare la presenza di altre esche sul territorio per prevenire altri casi di avvelenamento.

Ha inoltre aggiunto: Volontari della Sezione provinciale ENPA di Catania e della Sezione ENPA di Adrano, delle Associazioni “Cuccioli dell’Etna”, “Upa” e “Il mio Amico”, cittadini amanti degli animali, eravamo tutti presenti tranne autorità e le istituzioni competenti, con la Polizia Municipale, che si è limitata soltanto a far recuperare i due cani in questione. La zona doveva essere bonificata e tabellata, come previsto dall’Ordinanza del Ministero della Salute, ma nulla di tutto questo è stato fatto nell’immediato. Il Sindaco deve avviare subito le indagini per scoprire gli autori di questi ignobili reati e occuparsi in maniera seria del fenomeno del randagismo, che ormai ha assunto dimensioni drammatiche.

Photo Credits: Facebook

Lorena Coppola

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