Dopo che ieri, 10 aprile, si era tenuta l’udienza del riesame per il caso del cane Miro imprigionato perché abbaiava troppo, solo pochi minuti fa è arrivata la decisione dei giudici
“Miro presto a casa”. Scrive così Eva Munter sul suo profilo Facebook. La ragazza proprietaria di Miro è stata la prima ad annunciare a parenti, amici e follower la decisione dei giudici del tribunale del riesame: il 4 zampe potrà tornare dalla sua famiglia domani. “Nel provvedimento di dissequestro – ha spiegato l’avvocato Cecilia Venturini al quotidiano ildolomiti.it – è contenuta la disponibilità da parte della famiglia a tenere custodito il cane nelle ore notturne come, tra l’altro, era già stato offerto ieri durate l’udienza del riesame”. Un modo, questo, per assicurare che nell’orario notturno non vi sia alcun genere di problema.
Una notizia che molti aspettavano con ansia, visto anche il clamore mediatico della vicenda, e che finalmente è arrivata. Ma, purtroppo, l’iter giudiziario di Miro e dei suoi familiari non finisce qui: infatti si dovrà attendere il processo che prenderà avvio il prossimo 27 aprile e che andrà ad accertare o meno se c’è oppure no il reato di disturbo arrecato dal cane. Nel frattempo, associazioni e singoli continuano a porsi sempre la stessa domanda: è giusto “incarcerare un cane perché abbaia?”. Ai posteri l’ardua sentenza, sperando che i giudici sappiano rispondere nel modo più corretto.
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