Calcoli renali nel cane: come si formano e quali sono le terapie più opportune

Anche il cane può essere colpito da un disturbo molto fastidioso come i calcoli renali; per evitare che il pet soffra è importante, dunque, scoprire innanzitutto le cause di questo problema. In secondo luogo, non meno importante, è fondamentale riconoscere i sintomi e sapere quali terapie risultano più efficaci per la cura del quattro zampe.

Così come per le persone o altri animali i calcoli renali nel cane sono delle pietre che possono essere di diverse dimensioni e trovarsi in punti diversi del tratto urinario. A seconda della composizione e della zona in cui si trova il calcolo può presentare gravità diverse. In generale, si tratta di depositi di diversi minerali che si accumulano nell’organismo; essi possono derivare dall’alimentazione, dall’idratazione e dal pH delle urine.

Sintomi, cura e prevenzione dei calcoli renali nel cane

I sintomi principali attraverso i quali i calcoli renali si presentano nel cane sono diversi; tra i più comuni si riscontrano: dolore durante la minzione, incontinenza causata dalla distensione della vescica, tracce di sangue nell’urina. In ciascuno di queste situazioni è fondamentale contattare un veterinario, poiché un calcolo potrebbe, persino, perforare un organo interno provocando danni irreversibili alla salute dell’animale. Per quanto riguarda la cura più appropriata, essa dipende dal tipo di sintomatologia; si distinguono due terapie, in genere: dieta accompagnata da antibiotico o operazione chirurgica.

Nel primo caso l’obiettivo è sciogliere i calcoli e favorirne un’espulsione naturale, senza causare infezioni; nel secondo caso (applicata nelle situazioni più gravi), l’operazione mira ad eliminare calcoli di grandi dimensioni e impossibili da espellere naturalmente; essi potrebbero causare ostruzioni delle vie urinarie. Tuttavia, è importante ricordare che i calcoli renali possono ricomparire, anche dopo averli tolti la prima volta, per cui è fondamentale agire sulla prevenzione.

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