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“Stordimento da freddo”: quale rischio corrono le tartarughe marine

In America centinaia di tartarughe marine potrebbe essere a rischio ‘stordimento da freddo’, un problema che avanza con il cambiamento delle temperature. Si tratta di un fenomeno naturale, ma potrebbe compromettere la salute di molti esemplari.

Noto come ‘stordimento da freddo‘ questo fenomeno può colpire le tartarughe marine nel cambio stagione. Con l’arrivo del freddo oltreoceano, infatti, centinaia di esemplari in America potrebbero essere a rischio rispetto alla loro salute.

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A lanciare l’allarme è la NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, che spiega come questo problema legato al ribasso delle temperature e noto come ‘cold stunning’ (stordimento da freddo) può condurre, nei casi peggiori, anche alla morte degli esemplari di tartarughe marine.

Le tartarughe marine e il pericolo delle acque fredde

Pur trattandosi di un fenomeno naturale, lo ‘stordimento da freddo’ può essere letale per molti esemplari di tartaruga marina. Infatti, se le temperature dell’oceano sono troppo basse molti esemplari non potrebbero sopravvivere. Nello specifico questo fenomeno si verifica quando l’acqua scende sotto i 10°C di temperatura. La conseguenza di questo effetto naturale provoca nelle tartarughe debolezza e sonno. Gli animali dunque, letteralmente storditi, tendono a galleggiare in superficie in preda ad ogni pericolo. Tante, infatti, sono catturate dai predatori, molte altre arrivano nelle coste tramortite e trascinate dalle correnti. Questo fenomeno colpisce in particolare le tartarughe marine perché, come i rettili, questi animali non sono in grado di regolare perfettamente la temperatura del corpo come accade negli uccelli e nei mammiferi. L’unica che riesce a farlo in maniera più efficace è la tartaruga liuto, le altre non sono in grado di farlo.

Per le altre specie, la temperatura corporea è strettamente correlata all’ambiente; per questo, in alcune aree, hanno bisogno di acqua calda nei mesi invernali. Per cercare zone più miti, infatti, le tartarughe marine nuotano lontano dalla riva o migrano verso Sud. Quando però sono colte alla sprovvista dall’arrivo di acque gelide, allora per loro il rischio potrebbe essere letale. Come spiega la NOAA, il ‘cold stunning’, che si verifica sopratutto lungo le aree costiere dell’Atlantico degli Stati Uniti e del Golfo del Messico, può influire sulla circolazione e compromettere il funzionamento di organi e sistema immunitario. Lo ‘stordimento da freddo’, inoltre, può causare danni alla pelle, al guscio e agli occhi delle tartarughe. Di conseguenza, se capita di osservare un esemplare sulla spiaggia, non bisogna riportarlo in acqua, ma contattare esperti che possano assisterlo nel modo giusto.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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