Sanremo, le canzoni con gli animali

Siamo giunti alle 73^ edizione del Festival di Sanremo, ma è curioso osservare come negli anni diversi interpreti abbiano inserito gli animali nei loro testi. Brani diventati dei veri cult della musica italiano, dove rondini, scimmie e conigli occupano un posto, spesso, piuttosto di rilievo. 

In onore della kermesse canora giunta alla sua 73^ edizione ci piace ripercorre alcuni brani, protagonisti di Sanremo, che hanno negli anni citato diversi animali nei titoli, nei testi o nelle metafore. Sono diverse le canzoni italiane che citano o, persino, fanno ruotare il testo attorno ad una creature del mondo animale, molti di questi brani giungono dal palcoscenico più famoso della canzone italiana. Vola colomba e Papaveri e papere, per esempio, si sono aggiudicate il primo e il secondo posto dell’edizione del 1952 ed entrambe sono state interpretate da Nilla Pizzi. E questo è solo l’inizio, perché l’elenco è davvero lungo fino al 2017 con la scimmia sul palco portata da Francesco Gabbani.

Teatro Ariston, Festival di Sanremo
Teatro Ariston, Festival di Sanremo 2023 @Crediti Ansa – VelvetPets

Gli animali a Sanremo

Spesso sono citati con riferimenti metaforici che possono indicare coraggio, oppure purezza e candore, altre volte forza, altre solitudine. E poi ci sono i testi che parlano di animali in quanto protagonisti primari del brano. Negli Anni ’50 si ricordano i Due gattini del Duo Fasano (1952) e Il passerotto di Carla Boni con il Doppio Quintetto Vocale e Quartetto Stars (1953). Il 1957 ha ascoltato le note dell’Usignolo di Claudio Villa e Giorgio Consolini e nello stesso anno Carla Boni e il Duo Fasano, tornano con altri animali sul palco del Festival di Sanremo che si ‘colora’ del blu de Le trote blu.

Negli Anni ’60 a ‘calcare’ il palco sanremese sono Le Libellule di Joe Sentieri e Betty Curtis (1961), Lui andava a cavallo con la coppia Gino BramieriAurelio Fierro (1962) e La farfalla impazzita di Johnny Dorelli e Paul Anka (1968). Negli Anni ’70 dove la libertà e la rivoluzione fanno un po’ da padrone arriva L’arca di Noè di Sergio Endrico e Iva Zanicchi (1979). Ma sempre nello stesso decennio, Marcella Bella ha portato nel 1972 le sue Montagne verdi, dove il “coniglio dal muso nero” è uno storico protagonista. Ancora nel 1972 Roberto Carlos dedica la sua canzone ad Un gatto nel blu e Little Tony ai Cavalli bianchi. E a Sanremo protagonisti anche gli insetti con Gli scarafaggi di Goffredo Canarini nel 1975.

Francesco Gabbani, Sanremo 2017
Francesco Gabbani vincitore del Festival di Sanremo nel 2017 @Crediti Ansa – VelvetPets

La “scimmia nuda balla”

Nel decennio degli Anni ’80 sono diversi i brani ispirati agli animali. Canzoni che riproducono lo stile ‘yuppie’ del periodo e in qualche modo anche l’edonismo sociale e politico. Per fare un paio di esempi: Cavallo bianco di Paolo Riviera del 1980 e Hop hop somarello di Paolo Barnabani del 1981. E si arriva a Francesco Salvi che a Sanremo porta un’esibizione di ballerini con teste di cavallo, cane, maiale e gallo nella sua Esatto!. Negli Anni ’90 ancora diversi protagonisti del mondo animale ‘salgono’ sul palco di Sanremo, nel 1993 Tullio de Piscopo presente Qui gatta ci cova e nel 1996 Michele Zarrillo offre la poetica ballata, dove una singolare storia d’amore è rappresentata da L’elefante e la farfalla.

Gli Anni 2000 sono gli anni di Gerardina Trovato e suoi Gechi e Vampiri e nel 2006 un ‘animale’ sale sul gradino più alto del podio del Festival: Povia vince con Vorrei avere il becco. Si tratta di canzoni che, negli anni, hanno assunto valore sempre più simbolico, rendendo gli animali talvolta specchio della società. Tanti gli artisti che hanno anche espresso una vera e propria vicinanza ‘fisica’ con il mondo animale. E così nel 2017 la “scimmia nuda“, ispirata alla celebre teoria dello zoologo inglese Desmond Morris, approda nel palcoscenico sanremese. È questo l’anno in cui Francesco Gabbani e il ‘suo’ scimpanzé si esibiscono sulle note di Occidentali’s Karma, innalzando al cielo il trofeo del vincitore e facendo nascere un vero caso mediatico.

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