Fido muove la coda: cosa vuole dirci? Scopriamo i suoi messaggi

Partiamo dal presupposto che il regno umano e quello animale, pur condividendo lo stesso emisfero, hanno sviluppato codici comunicativi tra loro diversi. Rompere queste barriere che ci differenziano come specie, tuttavia, non è impossibile. Proviamo a dare dunque qualche suggerimento per interpretare alcune peculiarità che appartengono al linguaggio del nostro amico “Fido”. Uno dei gesti più comuni e maggiormente conosciuto quando parliamo del cane è sicuramente il movimento della coda, ma attenzione alle semplificazioni e alle facili interpretazioni.

Gli esperti del mondo cinofilo sottolineano infatti come il comportamento dei quattro zampe nasconda una gamma di interpretazioni estremamente variabili e complesse. Sarebbe perciò riduttivo pensare che lo scodinzolio sia un semplice indicatore di gioia e felicità, così come sarebbe erroneo credere che infilare la coda tra le zampe posteriori sia unicamente dovuto ad un momento di paura e di timore.

Difatti se un cane comincia a muovere lentamente la coda, o al contrario ad agitarla convulsamente, con ogni probabilità è meglio lasciar perdere coccole e carezze, perché potremmo essere dinanzi a un segnale di nervosismo. Tenere la coda alta e che punta fissa in direzione nord è sicuramente espressione di un atteggiamento maestoso e dominante; la coda bassa, invece, indica la volontà di alzare bandiera e sottomettersi al proprio padrone.

Inoltre non arrabbiatevi se, quando rincasate, il vostro amico fa un po’ di pipì spargendola proprio con la coda. Si tratta di una reazione tipica soprattutto dei cuccioli e, sebbene possa sembrare una cosa poco simpatica, indica anch’essa fedeltà e subordinazione. Considerando l’elevata quantità di questi segnali, provate solo a immaginare il disagio provato da alcune razze quando era obbligatorio il taglio della coda per motivi estetici: era un po’ come chiedere a un uccello di volare senza ali.

Infine è bene ricordare che, al di là dei codici interpretativi giustamente segnalati dagli educatori, per il cane non c’è miglior amico del suo padrone. Spesso basterà quel tanto di dedizione e amore per sviluppare un canale del tutto unico e speciale: il vostro.

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