Daniza, collaborazione delle istituzioni per salvare i due cuccioli

Ve la ricordate la storia dell’orso Daniza? Lo scorso Ferragosto ha aggredito un cercatore di funghi nei boschi del Trentino e così i tecnici forestali si sono messi alla sua ricerca per catturarla: una volta trovata però è stata colpita con un dardo munito di anestetico per farla addormentare. Daniza non è mai più risvegliata. Una morte che ha fatto storcere il naso agli animalisti, agli ambientalisti ed ai politici. Inoltre l’orso aveva anche due cuccioli: cosa farne adesso? Si è discusso di questo tema proprio giovedì 9 ottobre al ministero dell’ambiente nel corso di un incontro tra i tecnici dell’Ispra, quelli del Corpo forestale dello Stato e Michele Dallapiccola, assessore all’ambiente della provincia di Trento.

L’esigenza è quella di una collaborazione operativa tra le istituzioni: “Il ministero dell’Ambiente ha condiviso la scelta di non procedere alla marcatura del secondo cucciolo – si legge in una nota – ed ha preso atto delle misure adottate dalla Provincia di Trento a tutela dei cuccioli, per agevolarne la crescita e la nutrizione nell’ambiente naturale“. Dallapiccola ha illustrato anche come la provincia sta monitorando il comportamento dei cuccioli e soprattutto il loro stato di salute. Inoltre verranno prese delle misure contro il rischio di incidenti stradali che potrebbero avvenire. Sarà poi così facile?

Riusciranno queste tre istituzioni a collaborare per proteggere i due orsetti? Verrà attuato un piano che verrà approfondito nei prossimi giorni “nel comune obiettivo di proteggere gli orsetti ed aiutarli ad arrivare alla piena autonomia”. Intanto c’è chi come Manuela Granaiola cerca di cambiare le cose: la senatrice del Partito Democratico ha presentato qualche settimana fa una proposta di legge per istituire un Garante per i diritti degli animali con uffici su tutto il territorio ed anche un Fondo apposito. Solo un’utopia?

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