Aggredito da 2 Pit Bull, Francesco li perdona: “Credevo di morire, ma non uccideteli”

Credeva sarebbe morto lì, in quella strada di New York, sbranato da 2 cani Pit Bull. Ma, per fortuna, le cose sono andate diversamente. L’aggressione di cui vi stiamo per raccontare è accaduta negli Stati Uniti venerdì 11 settembre, anche se la vittima è un uomo italiano di 62 anni, Francesco Bove, originario di Isernia, in Molise. Francesco stava passeggiando tranquillamente per le vie del Bronx (in cui ora vive), quando è stato attaccato improvvisamente. Ma solo poche ore fa, dopo aver superato un lungo intervento chirurgico, l’uomo ha chiesto clemenza per gli animali.

Anche perché, dal filmato ripreso dalle telecamere di sicurezza e che riportiamo qui sotto (attenzione, le immagini potrebbero urtare la sensibilità di chi lo guarda), non si capisce bene se i Pit Bull siano scattati dopo un comando della donna che li stava portando a spasso, se ci sia stato un diverbio tra loro o se sia stato solo un tragico incidente. Quello che è certo che l’episodio è stato talmente violento che, una volta ricoverato in ospedale, Bove ha chiesto di poter vedere un parroco, perché voleva l’estrema unzione. “Gli ho detto mi sentivo morire” ha raccontato Francesco. Ma ora che le sue condizioni sono migliorate, l’uomo è riuscito anche a scherzare con il figlio asserendo: “Per fortuna non mi ha aggredito un leone“.

E nei guai, nel frattempo, è finita la proprietaria dei 4 zampe, Cynthia Oliver, che è stata arrestata con 8 capi di imputazione per aggressione ed è attualmente in carcere: la sua cauzione, inoltre, è stata fissata per 35mila dollari. I cani, invece, sono stati portati in una struttura di assistenza e di controllo degli animali e rischiano l’eutanasia. Per evitarlo, lo stesso Bove ha quindi parlato in loro favore: “Mi dispiace tanto che abbiano intenzione di ucciderli“, ha detto. Insomma, dalle sue parole si capisce che anche per lui se i cani si sono comportati in quel modo la responsabilità è della sua proprietaria, non degli animali. Come abbiamo affermato spesso, infatti, se un cane attacca un uomo un motivo c’è.

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