Nessuno vuole vedere i pesci soffrire: l’acquario chiude

Un acquario sta per chiudere: i visitatori non ci vanno più perché temono per la salute e le condizioni di vita di pesci e delfini

Veder soffrire gli animali, cani, gatti, pesci tanto per citare i più comuni, non piace alla maggior parte delle persone e allora invece che stare zitti e fermi meglio agire. Lo hanno fatto i visitatori di un acquario che attraverso una forma di protesta silenziosa hanno portato la struttura a dover chiudere. In che modo? Non andando più a visitarla. Sta succedendo in Giappone, nella città di Choshi City dove oltre sessantanni c’è un grande parco marino. In questi ultimi anni il pubblico è sensibilmente diminuito, passando da quota 300mila l’anno a soli 50mila di media nel 2017.

Visitatori temono per benessere pesci e delfini

La gente ha paura che le attrazioni che vivono lì, pesci, delfini, stiano male, vivendo in ambienti non consoni alle loro esigenze, magari anche malsani. Così hanno deciso di non andare più in visita. E i dirigenti dell’acquario non hanno potuto far altro che prendere atto della situazione e decidere che è arrivata l’ora di chiudere i battenti. “Non c’è denaro per apportare le migliorie necessarie e rendere il parco a prova di terremoto e per sostituire le vasche”, hanno detto, come più volte era stato chiesto loro di fare. Insomma, non si possono sacrificare gli animali in nome del divertimento di grandi e piccini, metterli magari in uno spazio per loro angusto e diventare così fenomeni da baraccone.

Questione animali nei circhi e negli zoo

La questione è aperta da molto tempo, si è parlato tanto dell’uso di elefanti, scimmie, tigri nei circhi: in Italia è stata approvata una legge che prevede la graduale loro “dismissione” dagli spettacoli sotto il tendone. Senza dimenticare la problematica, ancora senza soluzione, degli zoo, che sono anche diventati terreno di scontro politico. Sembra comunque, anche dalla vicenda giapponese, che in tanti stiano prendendo consapevolezza che anche gli animali, come esseri viventi, abbiano dei sacrosanti diritti.

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