Perché il serpente fa la muta? Importante anche per combattere i parassiti

Il serpente, a differenza di molti altri animali che fanno la muta, ha una capacità che lo rende unico in questa attività; se infatti altri esseri viventi rigenerano pelli e/o pellicce in maniera graduale, i serpenti cambiano pelle perdendo, periodicamente, l’intero involucro dello strato vecchio e da cambiare. Questi rettili infatti si caratterizzano per uno strato superficiale di epidermide composto da una sostanza né elastica, né in grado di rigenerarsi gradualmente. Si potrebbe dire dunque, che quando crescono, i serpenti sentano la pelle vecchia come una sorta di vestito stretto da cambiare.

Secondo quanto si legge su Focus, il serpente fa la muta completa della pelle in determinati periodi, che secondo la specie, possono variare dai sei mesi ad un anno. Questo processo avviene in maniera molto particolare e qualche giorno prima del cambiamento i serpenti hanno variazioni anche nel carattere; potrebbero infatti perdere l’appetito e risultare più aggressivi, oltre alla ricerca di acqua perché, cambiando pelle, avranno un periodo iniziale di forte disidratazione. La pelle nuova si rigenera sotto la pelle vecchia e i serpenti capiscono quando è il momento di compiere la muta.

Come avviene la muta del serpente

Il processo di muta per i serpenti è davvero singolare e affascinate; sotto la pelle vecchia inizia a formarsi lo strato di pelle nuova e al momento opportuno il serpente rompe il rivestimento; la rottura avviene all’altezza del collo o della bocca e l’animale si sfrega contro il terreno affinché si realizzi lo strappo che gli permette di uscire dall’involucro della pelle “morta”. In genere la muta è completamente intera e con la riproduzione di tutte le squame del rettile. Il cambio della pelle è un processo necessario per gli esseri viventi, nelle cellule dell’epidermide morta infatti si perdono scorie e impurità. I serpenti compiono la muta per poter crescere e anche per rimuovere i parassiti che si attaccano allo strato vecchio; per questo si tratta di un processo fondamentale per la salute dell’animale.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

Recent Posts

Svelati gli orrori degli allevamenti intensivi: l’inchiesta che coinvolge un politico alleato delle lobby della carne

L’industria della carne è da tempo al centro di dibattiti riguardanti l'etica e la sostenibilità,…

1 mese ago

Scoperta straordinaria: avvistato un pinguino melanico con piumaggio completamente nero

Il mondo della fauna selvatica continua a sorprendere con scoperte straordinarie. Recentemente, un evento eccezionale…

1 mese ago

Microplastiche nei polmoni degli uccelli: uno studio allarmante su tutti gli esemplari analizzati

La crescente preoccupazione per l'inquinamento ambientale ha ricevuto un ulteriore colpo con la pubblicazione di…

1 mese ago

Le aragoste del Golfo del Maine: un viaggio verso le acque canadesi

Il Golfo del Maine, un ecosistema marino ricco e diversificato che si estende dalla Nuova…

1 mese ago

Un polpo sorprende gli scienziati cavalcando lo squalo più veloce del mondo

Le recenti immagini di un polpo arancione che si aggrappa al dorso di uno squalo…

1 mese ago

Maiali da esposizione su TikTok: il lato oscuro della viralità

Negli ultimi anni, i social media hanno rivoluzionato il modo in cui percepiamo e interagiamo…

1 mese ago