Quanti occhi hanno le mosche? Sono più di tre e svolgono funzioni differenti

Le mosche sono tra gli insetti più diffusi in tutto il mondo; tra le caratteristiche, che rendono questi animali particolari, anche il numero dei loro occhi. Queste creature, grandi pochi millimetri, sono milioni in tutto il Pianeta; si stima che per ogni persona ne esistano addirittura 17 milioni, suddivise in un milione di specie diverse. Ciascuna di esse è dotata di peculiarità forse ancora sconosciute a molti, ma che le rendono davvero incredibili.

Le mosche appartengono all’ordine dei Ditteri, dal greco: due ali; esse infatti utilizzano un paio di ali per volare, ma in realtà sono dotate di un altro paio di ali, ridotte a moncherini, che utilizzano per regolare il volo ed informare i loro simili sulla posizione del loro corpo mentre volano. La specie più comune e conosciuta è la mosca domestica ed è su di essa che sono state ricavate le maggiori informazioni su questa categoria di insetti.

Gli incredibili occhi delle mosche

Questi insetti sono dotati di un leggero dimorfismo sessuale; le femmine hanno infatti le ali leggermente più lunghe dei maschi. Al contrario le mosche maschio hanno le zampe più lunghe degli esemplari femmina. Per quanto riguarda gli occhi invece, quelli delle femmine appaiono nettamente separati, al contrario, quelle dei maschi sono più vicini. Ed è proprio riguardo all’apparato oculare che le mosche si distinguono per un aspetto molto curioso; benché infatti gli occhi più grandi e visibili siano due e si trovano ai lati della testa, questi insetti possiedono altri tre occhi sopra la testa, chiamati ocelli. Se con i primi due l’insetto percepisce le immagini, con gli altri tre percepisce le variazioni di luce; ovvero i tre occhi “semplici”, posti sul capo, sono importanti per rilevare la posizione del sole, in modo da mantenere l’orientamento durante il volo. L’apparato oculare delle mosche è molto veloce e si stima che le immagini arrivino agli occhi di queste creature con una velocità pari a sette volte rispetto a quella percepita dall’uomo; proprio per questo motivo percepiscono il movimento in maniera più repentina e riescono a fuggire prima che una mano o uno scacciamosche le catturi.

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