Moda sostenibile, anche Yves Saint Laurent aderisce al ‘fur free’

Seguendo la scelta di molti altri colleghi e sposando la causa della moda sostenibile, Yves Saint Laurent non utilizzerà più pellicce di animali nelle sue collezioni. Il marchio della moda di lusso francese, così come ha annunciato François-Henri Pinault presidente e CEO del colosso di haute-couture, aderisce alla decisione ‘fur free‘ del gruppo Kering di cui la casa di moda fa parte.

Ad utilizzare ancora pellicce animali erano rimasti soltanto due marchi di moda del gruppo Kering, Yves Saint Laurent e Brioni; in queste ore entrambi hanno comunicato di aver rinunciato alle pellicce già a partire dalla stagione autunno 2022.

Via le pellicce dalle passerelle di Yves Saint Laurent

Ad avviare questo processo di ‘abbattimento’ dell’utilizzo di pellicce animali dalle proprie collezioni era stata la casa di moda Gucci; già nell’ottobre 2017 il colosso della moda Made in Italy, aveva annunciato di sposare la causa ‘fur free‘ a partire dalla collezione primavera-estate 2018. Su quella stessa scia, presto arrivarono anche gli annunci ufficiali di Balenciaga, Bottega Veneta e Alexander McQueen; oggi sposano la stessa causa anche Yves Saint Laurent e Brioni. Dunque, a partire dalle collezioni autunno 2022, nessuna delle maison della holding francese Kering utilizzerà le pellicce di animali nelle proprie collezioni.

L’impegno di Gucci di sensibilizzare anche le altre case di moda ha colto i suoi frutti, presto le più grandi boutique si adegueranno alla moda sostenibile. Una decisione, quella dell’esclusione delle pellicce di animali dalle proprie collezioni, sentita ma allo stesso tempo quasi obbligata; sempre più consumatori, infatti, dimostrano di voler essere attenti alla sostenibilità e al benessere degli animali. Non solo pellicce, ma anche tutti gli accessori con inserti animali hanno totalmente perso il loro fascino e i clienti hanno ben altre richieste. “È giunto il momento di fare un ulteriore passo avanti eliminando l’uso della pelliccia in tutte le nostre collezioni. Il mondo è cambiato, insieme ai nostri clienti, e il lusso deve naturalmente adattarsi a questo“, ha spiegato François-Henri Pinault.

 

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