A renderlo noto è un comunicato stampa dell’Oipa; l’associazione animalista ha presentato una manifestazione d’interesse all’Emilia Romagna per la tutela dei daini presenti nel territorio. L’invito alla Regione è di adottare metodi incruenti per il contenimento degli esemplari in “sovrannumero” e misure di prevenzione che consentirebbero agli animali una vita serena nel loro habitat. L’Organizzazione internazionale protezione animali è intenzionata a salvare almeno alcuni tra gli esemplari della specie dalla cattura e dalla morte.
La sezione Oipa di Ferrara è, a tal proposito, in attesa del bando per l’affidamento di alcuni esemplari di daino; la manifestazione d’interesse, inviata alla Regione Emilia Romagna, richiede infatti il trasferimento nei terreni che un privato ha messo a disposizione per ospitare a vita gli animali.
Si apprende dal comunicato dell’Oipa che l’Emilia Romagna ha deciso di catturare i daini del Lido di Classe e del Lido di Volano per mandarli nelle aziende faunistiche venatorie, dove saranno cacciati, o nelle aziende alimentari, dove saranno macellati. Il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto ha spiegato: “Dopo la reintroduzione, si vuole ora limitare numericamente la presenza dei daini con interventi di cattura e allontanamento. Per la Regione Emilia Romagna la popolazione degli ungulati va catturata e trasferita poiché rappresenterebbe un pericolo per la sicurezza stradale; un’affermazione basata su un censimento discutibile, visto che l’ultimo risale all’aprile del 2019. La stessa Ispra, inoltre, aveva prescritto la necessità di procedere a più monitoraggi per una stima effettiva degli esemplari presenti in un determinato territorio“.
“La Regione – affermano dall’Oipa- non ha mai provveduto a mettere in atto i metodi ecologici previsti dalla legge n. 157/1992; l’installazione di cartelli stradali segnaletici, di dispositivi di dissuasione quali i sensori luminosi e i dissuasori acustici e adeguate recinzioni nei punti ad alta percorrenza”. Ed in merito a quanto detto, sottolinea ancora Comparotto che i metodi ecologici sarebbero persino meno costosi delle procedure di prelievo. “Per l’Oipa quello della Regione Emilia Romagna è un Piano macchiato con il sangue della popolazione dei daini”; e per questo invita tutti a firmare e diffondere una petizione.
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