La sorprendente scoperta sulla memoria del cane: una ricerca ungherese ci svela quanto sono bravi a ricordare i giocattoli
In un mondo dove la capacità di apprendimento degli animali continua a stupirci, uno studio recente condotto dagli etologi dell’Eötvös Loránd University in Ungheria ha portato alla luce una scoperta straordinaria riguardante i nostri amici a quattro zampe.
Questa ricerca ha dimostrato che alcuni cani possono ricordare i nomi dei loro giocattoli fino a due anni, rivelando così che possiedono una memoria a lungo termine molto più potente di quanto precedentemente pensato.
Il team di ricerca, guidato da esperti in etologia, si è concentrato su cinque cani precedentemente addestrati per associare parole umane ai giocattoli e per riportarli su richiesta. A questi cani sono stati insegnati i nomi di 12 nuovi giocattoli che non avevano mai visto prima. Dopo aver verificato che gli animali avessero imparato correttamente i nomi dei giocattoli, gli scienziati hanno messo da parte questi oggetti per due anni.
Al termine dei due anni, è stato condotto un esperimento per valutare la capacità di ricordo dei cani. I ricercatori hanno presentato nuovamente ai cani i giocattoli appresi, mescolandoli con altri già noti agli animali in un’altra stanza. Successivamente, hanno chiesto ai canini di recuperare specificatamente i giocattoli appresi aprendone il nome. Sorprendentemente, nel complesso, i cani sono stati in grado di identificare e recuperare il giusto giocattolo nel 44% dei casi testati.
La memoria a lungo termine dei cani: l’esperimento con i giocattoli
Alcuni dei partecipanti pelosi hanno addirittura raggiunto un tasso di precisione fino al 60%, dimostrando così risultati significativamente migliori rispetto a quelli che sarebbero stati ottenuti casualmente. Questa scoperta indica chiaramente che i cani avevano conservato nella loro memoria a lungo termine sia l’aspetto visivo del gioco sia il nome associatogli.
Questo studio non solo mette in evidenza le incredibili capacità cognitive dei nostri compagni domestici ma apre anche nuove prospettive sulla comprensione del funzionamento della loro mente. La capacità di memorizzare informazioni specifiche come il nome associato ad un oggetto per un periodo prolungato suggerisce che la struttura cognitiva e mnemonica dei cani potrebbe essere più complessa ed evoluta di quanto si pensasse fino ad ora.
La pubblicazione del lavoro sulla rivista “Biology Letters” segna quindi un passaggio importante nella ricerca comportamentale animale e offre spunti interessanti per ulteriori studi sulle capacità cognitive non solo dei cani ma anche delle altre specie animali. La fedeltà e l’intelligenza del migliore amico dell’uomo continuano dunque a sorprenderci, mostrando ancora una volta quanto ancora ci sia da scoprire sui nostri compagnia pelosi.
