
Donald Trump Jr. sorpreso a cacciare una specie protetta nella suggestiva Laguna di Venezia
L’ultimo episodio che ha coinvolto Donald Trump Jr. ha acceso un acceso dibattito internazionale, con un video che mostra il figlio dell’ex presidente degli Stati Uniti mentre partecipa a una battuta di caccia nella Laguna di Venezia. Le immagini, pubblicate sul sito Field Ethos – The Global Hunt for Adventure, ritraggono la cattura di una Casarca, una specie di anatra rara e protetta dalla legislazione europea. Questo evento ha suscitato indignazione sia in Italia che negli Stati Uniti, sollevando interrogativi sulla caccia e sulla protezione della biodiversità.
La cattura di una specie protetta
Le riprese si presume siano state girate nella Valle Pierimpiè, una località di Campagna Lupia, nota per la sua ecologia e bellezze naturali. Questa zona è parte della Rete Natura 2000, un’iniziativa europea volta a preservare gli habitat naturali e le specie minacciate. Durante il video, i cacciatori si preparano con richiami al collo, mentre gli uccelli volano in alto. Dopo alcuni spari, uno degli animali colpiti sembra essere una Casarca (Tadorna ferruginea), una specie endemica dell’Asia centrale e dell’Europa orientale, la cui presenza in Italia è molto rara.
La caccia a questa specie è severamente vietata dalla normativa dell’Unione Europea, il cui obiettivo è la salvaguardia della biodiversità. La cattura di un animale protetto non solo suscita indignazione, ma potrebbe anche comportare gravi conseguenze legali.
Reazioni politiche e legali
Le reazioni politiche sono state immediate. Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde, ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale, sottolineando che la caccia in quella zona è vietata ai non residenti e che l’abbattimento di specie protette costituisce un reato. Zanoni ha anche annunciato la possibilità di un esposto alla magistratura, evidenziando l’importanza di tutelare l’ambiente e la fauna locale.
Inoltre, Luana Zanella, deputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha chiesto un intervento del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per chiarire se Trump Jr. abbia partecipato a questa battuta di caccia illegale. Le sue parole riflettono un sentimento condiviso da molti: la necessità di proteggere la biodiversità e applicare le leggi esistenti con rigore.
L’importanza della responsabilità ecologica
Monica Sambo, consigliera comunale del Partito Democratico a Venezia, ha affermato che, se le accuse venissero confermate, Trump Jr. dovrebbe essere perseguito come qualsiasi altro cittadino per la violazione delle leggi italiane. Secondo la legislazione nazionale (Legge 157/1992), la caccia è vietata per i non residenti e l’abbattimento di specie protette è punibile penalmente. Questo episodio solleva interrogativi sulla responsabilità e il rispetto delle normative ambientali, specialmente per figure pubbliche di rilievo.
In un contesto più ampio, la controversia si inserisce in un dibattito globale sulle pratiche di caccia e le loro implicazioni ecologiche. Negli ultimi anni, la comunità internazionale ha mostrato una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di proteggere le specie minacciate e i loro habitat. La caccia, in particolare quella rivolta a specie protette, è diventata un tema caldo, con gruppi ambientalisti che si battono per la salvaguardia della fauna selvatica.
La violazione delle leggi sulla caccia, specialmente in una zona delicata come la Laguna di Venezia, non deve passare inosservata. La protezione della fauna e della flora locali è una responsabilità condivisa, e ogni azione che mette a rischio la biodiversità deve essere denunciata e perseguita. La vicenda di Trump Jr. rappresenta un campanello d’allarme per la comunità, richiamando l’attenzione sulla necessità di un impegno collettivo per la protezione dell’ambiente e la conservazione delle specie protette.