Il cane canta “I will survive”: lo spot contro i maltrattamenti commuove il web

Nella prima immagine del filmato che vi proponiamo al termine dell’articolo, si vede un cane legato alla catena. E’ magro, il suo pelo è arruffato. In lontananza si sentono i suoi proprietari urlare. Sono proprio quelle grida, forse le ultime di una lunga serie, a dare la forza al 4 zampe di liberarsi e di iniziare il suo “viaggio della speranza” verso un’altra vita. Nel suo percorso incontra altri cani, gatti e addirittura un coniglietto bianco, il tutto mentre canticchia la famosa canzone di Gloria Gaynor, I will survive (ovvero, “io sopravviverò”), intramontabile successo degli anni Settanta. Il finale, poi, è addirittura commovente perché tutti i suoi amici lo “scortano” dalla sua nuova famiglia.

Questo spot, diffuso solo qualche giorno fa negli Stati Uniti, come scrive l’Huffington Post è stato realizzato da una associazione che si occupa degli animali maltrattati e abbandonati, la Blue Cross. L’intento è quello di trasmettere un messaggio di speranza, perché migliorare l’esistenza dei pelosi meno fortunati è sempre possibile con un po’ di impegno e un po’ di buona volontà. Inoltre, il video, sebbene sia stato ideato in modo piuttosto divertente, in realtà racconta la vera storia di Baxter, questo è il nome del meticcio protagonista, che per molto tempo ha vissuto in una casa dove veniva maltrattato e con proprietari che non si occupavano di lui.

DONAZIONE DI ORGANI: UN CANE NEL NUOVO SPOT

La sua fortuna è stata quella di incontrare i membri di Blue Cross che lo hanno salvato da quell’unica vita che avesse mai conosciuto e gli hanno poi trovato una vera famiglia, che lo ha accolto a braccia aperte. Insomma, come dice lo slogan della campagna “Con il tuo supporto, gli animali sopravviveranno”, ecco perché è importante che le organizzazioni e le onlus che si occupano dei pelosetti anche nel nostro Paese siano aiutate. Il che non significa solo fare donazioni, ma anche rendersi disponibili fisicamente. Riflettete, loro dipendono da noi, ma con un po’ impegno possono stare meglio. Se lo meritano o no?

Foto by YouTube

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