Un uomo si toglie la giacca e la dà a un cane randagio: fuori nevica e fa troppo freddo

Un uomo è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre si toglieva la giacca per darla a un cane randagio abbandonato nella neve

Ne abbiamo parlato solo poche ore fa raccontando la storia di un autista dell’autobus che ha salvato due cani randagi da una tempesta: se ognuno di noi facesse qualcosa per aiutare il prossimo, il mondo sarebbe certamente un posto migliore. E la conferma ci arriva dalla Turchia, dove le telecamere di sorveglianza hanno ripreso un uomo fare qualcosa di a dir poco eccezionale: togliersi la giacca e donarla a un 4 zampe abbandonato nella neve.

Ma andiamo con ordine. Dopo un recente furto, un residente della città di Giresun, che sorge sulle rive del Mar Nero, stava rivedendo i filmati della telecamera di sicurezza quando un’altra scena ha colpito la sua attenzione. L’obiettivo, infatti, aveva ripreso un uomo misterioso che si avvicinava a uno dei tanti cuccioloni senza casa del luogo, facendo qualcosa di totalmente inaspettato. Prima gli ha dato un po’ di cibo, poi si è tolto la giacca di dosso e lo ha coperto.

Le immagini di questo atto di gentilezza gratuito sono state postate sui social media, fino a quando il buon samaritano è stato identificato. L’uomo del video infatti si chiama Bülent Kalpakçıoğlu, un operaio comunale a Giresun. Interrogato sul suo gesto ha detto che, con estrema umiltà, che l’atto di compassione era il minimo che potesse fare per aiutare un altro essere. “Se non gli avessi dato la mia giacca, avrebbe mangiato la mia coscienza – ha dichiarato poi al sito The Dodo – Mentre siamo seduti al caldo in casa, loto sono fuori al freddo.”

Per il suo servizio esemplare, a Kalpakçıoğlu è stato recentemente assegnato un certificato speciale dal sindaco Kerim Aksu. “Con questa azione ha dato una lezione di umanità – si legge nella motivazione – Gli animali sono nostri amici. Amiamo persone, amiamo la nostra città, amiamo tutti gli esseri viventi che sono parte integrante di noi e la nostra città”.

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