Alessandra Bencini e Maurizio Romani, membri del partito Italia dei Valori hanno presentato in Senato un nuovo DDL che prevede un aumento delle sanzioni pecuniarie e pene più dure per chi maltratta gli animali.
L’unico modo per far fronte alla violenza sugli animali − che ogni anno conta un numero spaventoso di episodi in tutto il modo − è l’inasprimento delle sanzioni. Per questo motivo, Alessandra Bencini e Maurizio Romani, entrambi membri del partito Italia dei Valori hanno proposto a Palazzo Madama un nuovo disegno di legge che prevede un aumento dell’importo delle multe e degli anni in carcere per chi compie tali reati. Con la presentazione di questo DDL sono stati modificati alcuni articoli del Codice Penale riguardanti il maltrattamento sugli animali.
Nello specifico, oggetto dell’emendamento sono: Art. 544–bis (Uccisione di animali) – aumento della pena da quattro mesi fino a due anni per chiunque sia responsabile della morte di un animale; Art. 544–ter (Maltrattamento di animali) – aumento della sanzione pecuniaria fino ad un massimo di trentamila euro per: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche […] La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
Art. 544–quater (Spettacoli o manifestazioni vietati) in cui si legge: Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 3.000 a. 15.000 euro. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti di cui al primo comma sono commessi in relazione all’esercizio di scommesse clandestine o al fine di trarne profitto per sé od altri ovvero se ne deriva la morte dell’animale. Infine, si prevede un aumento delle sanzioni pecuniarie per chi abbandona gli animali domestici o li costringe a vivere in condizioni incompatibili con la loro natura.
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