La Lav ha pubblicato il nuovo Rapporto Zoomafia 2022 nel quale emerge un quadro assolutamente negativo rispetto ai crimini commessi ai danni degli animali. Dai canili lager ai combattimenti clandestini sono diverse le azioni illegali che sembrano essere aumentate nell’ultimo periodo.
Dal sito ufficiale della Lav si possono apprendere i dati relativi ai diversi crimini commessi, ancora oggi, nei confronti degli animali. Reati elencati, correlati di dettagli, nel Rapporto Zoomafia 2022 redatto dal criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav Ciro Troiano.
In Italia i crimini riscontrati sono diversi e si localizzano in maniera piuttosto eterogenea nelle diverse Regioni e città del nostro Paese. Si tratta di azioni illegali di ogni tipo che partono dai combattimenti clandestini, fino ad arrivare ai canili lager.
I crimini emersi dal Rapporto Zoomafia
I dai emersi da Zoomafia illustrano una situazione piuttosto allarmante che si espande per tutto il territorio italiano. Il Rapporto del 2022 conferma, innanzitutto, un dato già emerso nel 2021; ovvero che il reato maggiormente commesso è l’uccisione. A questo crimine seguono tutti i casi di maltrattamento; con 2318 procedimenti, di cui 1038 noti e 1280 a carico di ignoti. Si tratta di un resoconto, piuttosto, drammatico nel quale si trovano anche reati venatori in violazione dell’Art. 30 L. 157/92, con 1188 procedimenti. Abbandono e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura arrivano ad una percentuale pari al 12,50% dei reati commessi ai danni degli animali.
Secondo il Rapporto Zoomafia, inoltre, emergono tra gli altri crimini altrettanto agghiaccianti che mostrano come i diritti degli animali siano violati, ancora oggi nel 2022, con diverse leggi a tutela. Tra i reati del 2022 continuano a comparire il traffico illegale di cuccioli e l’organizzazione di combattimenti non autorizzati; in questo ultimo caso, la maggior parte degli indagati riguarda l’organizzazione di corse clandestine di cavalli. Bene precisare, tra l’altro, come sottolinea anche Troiano che in questo caso parliamo di crimini di cui si è al corrente, ma non è da escludere che le percentuali possano salire considerevolmente tenendo presente anche crimini nascosti.
Dove si localizzano i crimini
Per quanto concerne le zone in cui i crimini sono più concentrati il Rapporto Zoomafia 2022 illustra una sorta di mappatura della criminalità. La Procura di Brescia sembra confermarsi quella con il registro più ampio di reati commessi a danno degli animali. Di questi oltre il 50% riguardano l’attività venatoria contro la fauna selvatica. A seguire si trovano Bergamo, Verona, Vicenza, Como, Napoli, Firenze, Roma, Ravenna, Genova, Treviso, Oristano e Arezzo. Ma ovviamente, da tale mappatura non si escludono altre Regioni e città in cui i reati sono meno registrati, ma difficile dire meno praticati.
Come ha tenuto a sottolineare Ciro Troiano: “Analizzando la distribuzione geografica dei reati contro gli animali è possibile fare una mappatura della criminalità, crime mapping. La mappatura, fornendo indicazioni sulla manifestazione del reato nello spazio e nel tempo, consente di ipotizzare in modo attendibile la tendenza futura dei comportamenti criminali analizzati nelle aree interessate e di individuare hotspot nei quali il problema assume caratteri allarmanti“. Tuttavia, è bene precisare che a tutti i crimini elencati si aggiunge quello sempre più predominante del traffico di animali in rete; in questo contesto il mercato clandestino espatria dai confini nazionali. Inoltre, Internet si conferma anche il luogo in cui continuano ad essere diffuse immagini violente ai danni degli animali. Una situazione che continua a dimostrare uno stato di degrado tutt’altro che etico-civile.