
Attenzione a questi alimenti, il tuo gatto non può ingerirli (velvetpets.it)
La salute della pelle e del pelo nei gatti è strettamente correlata all’alimentazione. La cute felina è composta da due strati principali: l’epidermide, che funge da barriera esterna, e il derma, che ospita i follicoli piliferi, i vasi sanguigni e le ghiandole sebacee. Queste ultime rilasciano il sebo, una sostanza lipidica fondamentale per mantenere la pelle idratata e protetta. Un’alterazione nella produzione di sebo può determinare problematiche come la secchezza, il prurito o la produzione di forfora. La dieta, come detto, può aiutare a regolarizzare la produzione di sebo e in generale la salute del felino.
I nutrienti più importanti per i gatti
Tra i principali nutrienti che influenzano la qualità del manto e della cute troviamo gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6. Alcuni di questi non possono essere sintetizzati autonomamente dal gatto, e devono dunque essere assunti tramite l’alimentazione. Gli Omega 6, come l’acido linoleico, sono fondamentali per lo scudo difensivo della pelle e per la produzione di sebo. Gli Omega 3, presenti ad esempio nell’olio di pesce, hanno un effetto antinfiammatorio e aiutano a mantenere l’elasticità della pelle e la lucentezza del pelo.
La carenza di questi nutrienti può causare diverse conseguenze, come la caduta dei peli o le problematiche cutanee. In questo articolo sul prurito del gatto, ad esempio, si spiega che la mancanza di elementi quali gli acidi grassi Omega 3 e 6 potrebbe causare condizioni come la desquamazione. Ciò spingerà il gatto a grattarsi con maggiore insistenza, peggiorando di riflesso le condizioni della propria cute.
Gatti e alimentazione: altre informazioni utili
Una dieta sbilanciata può portare ad alcune manifestazioni chiare della presenza di un problema. La forfora può essere un segnale che indica la disidratazione della cute, spesso legata ad una carenza lipidica o ad un’igiene scorretta. L’obesità, poi, può impedire al gatto di pulirsi correttamente, favorendo l’accumulo di cellule morte. Il prurito persistente, soprattutto se accompagnato da lesioni o croste, può indicare la presenza di allergie alimentari o di patologie dermatologiche. Anche le infezioni fungine, come la dermatofitosi, si manifestano spesso con arrossamenti localizzati e perdita di pelo a chiazze.
Una pelle in salute riflette sempre uno stato di benessere generale. L’attenzione alla nutrizione del gatto, dunque, deve essere continua e basata su scelte consapevoli, oltre che sui consigli degli specialisti. Effettuare un controllo periodico delle condizioni del pelo consente di intercettare in modo precoce gli eventuali squilibri nutrizionali, evitando l’insorgere di problematiche poi più complesse da trattare.